Infortuni da sovraccarico

Infortuni da sovraccarico: cause, prevenzione e recupero

Chi pratica sport (ma non solo) si sarà sicuramente imbattuto, almeno una volta nella vita, in un infortunio da sovraccarico, cioè una patologia che si sviluppa in un lasso di tempo abbastanza esteso a causa di:

  • un volume eccessivo di allenamento;
  • un’intensità di allenamento eccessiva;
  • una frequenza di allenamento eccessiva;
  • una scarsa qualità di recupero.

In poche parole, un infortunio da sovraccarico si verifica quando si vuole ottenere troppo, troppo velocemente e senza tenere in considerazione le esigenze e i limiti del corpo, soprattutto nei momenti di riposo. I fattori scatenanti, poi, possono essere incentivati da ulteriori concause:

  • alimentazione errata;
  • poche ore di sonno;
  • fumo;
  • stress;
  • vita sedentaria.

Ogni essere umano ha la propria capacità di carico, cioè un fattore soggettivo che dipende molto dalle abitudini fisiche e che, di conseguenza, deve essere necessariamente tenuto in considerazione nel momento in cui ci si allena o si compie uno sforzo. Più semplicemente, il carico di allenamento deve essere sempre commisurato con la capacità di carico perché, nel caso in cui il carico dovesse risultare eccessivo, si rischia di incorrere in sovraccarico e, quindi, in infortuni più o meno permanenti.

Tipologie di infortuni da sovraccarico

Tendenzialmente, gli infortuni da sovraccarico riguardano principalmente i soggetti sportivi, a prescindere dalla tipologia di sport praticata, e possono essere suddivisi in due categorie:

Infortuni da trauma diretto o indiretto

Gli infortuni sportivi da trauma diretto o indiretto sono praticamente una prassi in sport come pallavolo, calcio, boxe, rugby, sci, motociclismo e snowboard, cioè tutte le attività sportive da contatto.

Questa tipologia di trauma può interessare i legamenti e le strutture muscolari e ossee e può essere acuto o cronico, limitando notevolmente i movimenti e la ripresa dell’attività motoria: il primo scaturisce da un solo episodio traumatico, mentre il secondo è generato dall’insieme di più microtraumi ripetuti nel tempo.

Tra le lesioni che un infortunio da trauma diretto o indiretto può comportare rientrano:

  • contusioni degli arti inferiori, distorsioni, lesioni del menisco;
  • distorsione e lussazione di ginocchia e spalle;
  • traumi al capo;
  • traumi alla caviglia;
  • lesioni capsulolegamentose del ginocchio;
  • distorsioni e lussazioni interfalangee;
  • lussazione gleno-omerale;
  • distorsioni di caviglie e ginocchia;
  • contusioni;
  • lesioni alle dita della mano;
  • distorsioni dei polsi.

I traumi, ovviamente, differiscono in base allo sport praticato.

Infortuni da traumi da sovraccarico funzionale

Il sovraccarico funzionale fa parte delle cause principali dei traumi sportivi più diffusi, che si manifestano nel momento in cui si svolge un’attività sportiva sotto sforzo e sottoponendo la struttura muscolare e muscolo-tendinea ad allenamenti eccessivi, movimenti ripetuti e/o scorretti, sollecitazioni alle articolazioni. Il dolore solitamente è violento, acuto e provoca tumefazione, ecchimosi, impotenza funzionale e iperemia.

Il sovraccarico funzionale sta alla base dei seguenti eventi traumatici:

  • artropatia coxofemorale–caviglia e ginocchio;
  • tendinopatie dell’achilleo;
  • artropatie tibio-tarsica e mio tarsica;
  • talgie;
  • endinopatie quadricipitale;
  • condropatia rotulea;
  • artropatia tibio-peronale superiore;
  • sindrome anteriore dell’astralago;
  • tendinopatia alla spalla;
  • artropatia pubica;
  • condropatia rotulea;
  • epicondilite;
  • epitrocleite;
  • endinopatia degli estensori delle dita;
  • lombalgia;
  • artropatia del polso;
  • distorsione tibiotarsica;
  • periartrite scapolo-omerale;
  • artropatie metacarpo-falangee;
  • lesioni del menisco mediale e del crociato anteriore;
  • tendinite del tendine d’Achille;
  • tenosinoviti;
  • metatarsalgia.

Anche in questo caso, la tipologia di lesione dipende dallo sport praticato.

Come prevenire un infortunio da sovraccarico

Prevenire ed evitare un infortunio da sovraccarico è assolutamente possibile: basta fare attenzione alla tipologia, all’intensità e alle modalità di esecuzione degli allenamenti sportivi, cercando di adattarli alle capacità del proprio fisico senza esagerare.

Ecco qualche consiglio utile:

  • assolutamente vietato aumentare volume e intensità di un allenamento all’improvviso; al contrario, bisogna procedere gradualmente, aumentando un po’ per volta di settimana in settimana;
  • il recupero post-allenamento deve essere adeguato sia come quantità, sia come qualità. Dopo un duro allenamento, infatti, è consigliato prestare attenzione a due fattori in particolare: sonno e alimentazione. Intanto bisogna riposare almeno 48 ore e dormire anche 12-15 ore, e poi è necessario nutrirsi adeguatamente ed evitare qualunque tipologia di dieta dai fa te;
  • allenarsi sempre al massimo non vuol dire migliorare magicamente le proprie prestazioni; tanto meglio preferire gli allenamenti “lenti” che si rivelano fondamentali per creare tutti i presupposti favorevoli a un incremento della capacità di carico.

Come recuperare dopo un infortunio da sovraccarico

Nel momento in cui, purtroppo, si subisce un infortunio da sovraccarico è indispensabile ridurre il carico minimo e iniziare a incrementarlo da 0 molto lentamente; in questo modo non solo si evitano ricadute, ma si concede al fisico la possibilità di riprendersi lentamente e nel miglior modo possibile.

In ogni caso, il supporto di un fisioterapista specializzato può solo essere d’aiuto, dato che la fisioterapia si rivela sempre e comunque il trattamento migliore per rimettersi in pista il più velocemente e correttamente possibile.

In una prima fase, il terapista deciderà quali attività mantenere e quali, invece eliminare; in un secondo momento, poi, valuterà come gestire il sovraccarico scegliendo tra:

  • terapia manuale e strumentale per la riduzione del dolore;
  • idrokinesiterapia;
  • defaticamento personalizzato;
  • rieducazione al carico;
  • eventuale supporto di un mental coach;
  • ritorno all’attività sportiva standard.

Seguire questo schema e i consigli di un professionista è indispensabile per guarire in fretta e tornare allo stile di vita di sempre senza ulteriori inconvenienti.

Categoria Articolo: Fisioterapia Sportiva