Legamento Crociato Anteriore

Legamento crociato anteriore: patologie, sintomi e terapie

Che cos’è il legamento crociato anteriore e che funzioni ha all’interno del corpo umano? Quali sono le patologie di cui può soffrire e quali i metodi per curarle oltre ai vari tempi di recupero? Conoscere il ginocchio e i legamenti che ne permettono i movimenti è importante per comprendere cosa può accadere a seguito di una distorsione e come il legamento possa lacerarsi causando dolore e problemi. La sua ricostruzione richiede oltretutto un intervento chirurgico e dopo di esso, una precisa e attenta riabilitazione post chirurgica da effettuare anche in acqua attraverso esercizi ad hoc.

Che cos’è il legamento crociato anteriore?

Si tratta di un importante legamento presente nell’articolazione del ginocchio. Esso nasce sulla superficie inferiore dell’estremità distale del femore, è lungo 30 millimetri circa e largo 11 millimetri e termina sulla superficie superiore dell’estremità della tibia. Si incrocia con il legamento crociato posteriore e ha due importanti funzioni da svolgere. Quali? In primis quella di prevenire sia l’iperestensione del ginocchio che limitare la rotazione interna della tibia.

Insomma il legamento crociato anteriore ha uno scopo ben preciso e un compito molto importante, ovvero quello di far funzionare il ginocchio nel migliore dei modi permettendone la completa mobilità e salvaguardando il benessere dello stesso.

Che cos’è un legamento?

Per comprendere esattamente cosa sia il legamento crociato anteriore occorre capire cosa sia un legamento e come sia composto. Ciò aiuta inoltre a recepire nel migliore dei modi le spiegazioni del medico quando il legamento crociato anteriore presenta lacerazioni o altre patologie.

Un legamento non è altro che una banda di tessuto connettivo di origine fibrosa. Esso è dotato di una certa flessibilità e ha il compito tenere unite fra loro due o più strutture anatomiche, per esempio due segmenti ossei. Funzione, questa, che il legamento crociato anteriore svolge perfettamente mettendo in comunicazione due ossa distinte ovvero tibia e femore.

 

Quali sono le patologie che interessano il legamento crociato anteriore?

Questa importante banda di tessuto connettivo fibroso può essere oggetto di lacerazioni più o meno gravi a causa di distorsioni al ginocchio. Proprio quest’ultimo può essere sottoposto a forti sollecitazioni meccaniche soprattutto durante l’attività sportiva. Tra gli sport in cui sono più frequenti i meccanismi traumatici vi sono: il calcio, lo sci e la pallacanestro. Altre cause? Gli incidenti stradali. Il forte trauma rischia di danneggiare il ginocchio e di conseguenza anche il legamento crociato anteriore.

Durante eventi acuti, come quello legato alla distorsione, l’articolazione del ginocchio, a causa di un movimento innaturale e brusco, subisce una modificazione temporanea nell’anatomia. Ciò comporta il danneggiamento dei suoi elementi costituenti. Tra di essi vi è la rottura del legamento crociato anteriore. Tale infortunio non è da sottovalutare in quanto pregiudica la stabilità dell’articolazione e il funzionamento. Diventa così molto difficile, se non impossibile, compiere determinati movimenti della vita quotidiana come: correre, saltare, fare le scale, ecc, ecc … .

Quando si parla delle patologie che affliggono il crociato anteriore si fa riferimento solamente alla lesione o rottura. Non vi sono altri problemi per questo legamento così importante.

Basta una semplice lesione a compromettere la funzionalità dell’articolazione del ginocchio senza la possibilità che il danno possa ripararsi autonomamente.

Sintomi e diagnosi delle patologie che interessano il legamento crociato anteriore

Quali sono i sintomi per una lesione del legamento crociato anteriore? Il paziente sente il ginocchio cedere e ha la sensazione che qualcosa si sia rotto all’interno o che qualcosa sia andato fuori posto.

I sintomi principali avvertiti in generale sono:

  • dolore;
  • gonfiore;
  • difficoltà a muovere l’articolazione.

Solitamente i primi due si risolvono nel giro di due settimane dopo accurato riposo e l’utilizzo di ghiaccio e FANS.

Occorre, con i sintomi sopra riportati, effettuare una visita dal proprio medico o dallo specialista ortopedico. Spetta a quest’ultimo esaminare l’articolazione e compiere test atti a valutare la lassità legamentosa del ginocchio oltre che prescrivere farmaci, consigliare interventi chirurgici e terapie riabilitative.

Al momento della diagnosi il medico può sottoporre il paziente a diversi tipi di test o esami strumentali quali:

  • il Test di Lachman;
  • Jerk test;
  • Test del cassetto anteriore;
  • Risonanza magnetica.

Come curare il legamento crociato anteriore dopo una distorsione al ginocchio?

La cura può essere conservativa o di tipo chirurgico. Spetta al medico consigliare al proprio paziente come comportarsi. La scelta corretta del trattamento dipende dalla valutazione di fattori come l’età del paziente, la richiesta funzionale e lo stile di vita.

In alcuni casi può essere sufficiente un periodo di riposo associato a terapie con farmaci antinfiammatori e l’applicazione di ghiaccio locale. Risulta possibile, con una lesione lieve, svolgere le normali attività di vita quotidiana. Occorre però evitare attività sportive e soprattutto gli sport da contatto come il calcio, lo sci, il basket e la pallavolo.

In caso di lesione parziale potrebbe anche essere possibile evitare l’intervento facendo ginnastica di rinforzo dei muscoli della coscia. Una lesione totale invece richiede in ogni caso un intervento esterno.

La rottura del legamento crociato anteriore rende necessario il ricorso alla chirurgia ricostruttiva. Occorre cioè un intervento di un medico chirurgo specializzato per andare a ricostruire la struttura lesionata.

Idrokinesi: la riabilitazione in acqua per lesione al legamento crociato anteriore nell’immediato post intervento

Cosa fare subito dopo essere stati sottoposti ad un intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore? La risposta a tale quesito è: la riabilitazione in acqua.

L’idrokinesi è utile per il recupero dell’articolazione in quanto è utilizzata nelle primissime fasi del recupero dove non ci è ancora concesso il pieno movimento.

Seguito da un bravo fisioterapista, ciascun paziente, può recuperare l’uso dell’arto e soprattutto dell’articolazione iniziando sin da subito, grazie alla riabilitazione in acqua, a comprendere quanto sia semplice camminare nuovamente visto che dopo l’operazione sembra impossibile tornare ad appoggiare il piede a terra. Mentre è ancora in atto il processo infiammatorio post-chirurgico, è estremamente importante quindi compiere esercizi mirati di riabilitazione in acqua.

Il paziente può lavorare in un ambiente protetto, con carico corporeo notevolmente ridotto, praticare i movimenti di cui ha bisogno per recuperare più velocemente la mobilità e procedere in totale sicurezza incoraggiato dal raggiungimento dei vari obiettivi prefissati insieme al fisioterapista e al medico chirurgo che lo ha operato.

Riabilitazione post chirurgica LCA: gli esercizi da svolgere

Quali esercizi svolgere durante la riabilitazione post chirurgica LCA. Per aiutare il recupero del ginocchio e del legamento crociato anteriore appena ricostruito il paziente può eseguire esercizi più complessi, partendo da quelli dove si lavora in appoggio con tutti e due gli arti fino ad arrivare alla corsa.

Un esempio di esercizi da praticare durante la riabilitazione in acqua? Durante una sessione di idrokinesi può essere richiesto al paziente di:

  • Camminare lungo la vasca tenendo sotto il piede della gamba operata una tavoletta. Tale esercizio stimola il controllo durante il movimento.
  • Fare step. Al paziente viene richiesto di posizionare l’arto operato sul secondo gradino e il piede d’appoggio dell’arto sano alla base del primo gradino per effettuare dei movimenti oscillatori avanti e indietro, cercando di mantenere il ginocchio in linea con la caviglia.
  • Eseguire esercizi con il tubo o il salvagente ovvero con il piede sul tubo o sulla ciambella al paziente viene richiesto di effettuare dei movimenti sui vari piani dello spazio contro resistenza come ad esempio una spinta verso il basso.

Idrokinesi: i benefici della riabilitazione in acqua

Quali sono i benefici della riabilitazione in acqua per il paziente?

L’idrokinesi può:

  • favorire il miorilassamento – se svolta in acqua calda;
  • donare sollievo per il dolore;
  • portare al miglioramento della mobilità articolare;
  • far recuperare la deambulazione;
  • migliorare la circolazione arteriosa e linfatica;
  • far recuperare forza;
  • migliorare l’equilibrio;
  • favorire la riduzione di contratture;
  • sciogliere gli stati di tensione muscolare.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma