ATM e osteopatia: perché le donne soffrono di più e come trovare sollievo

Disturbi dell’ATM nelle donne: come trattarli con l’osteopatia

Il dolore alla mandibola, spesso accompagnato da mal di testa, dolori al collo o “rumori” durante l’apertura e la chiusura della bocca, può essere un segnale di disturbi dell’Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM). Questa complessa articolazione, che connette la mandibola all’osso temporale del cranio, svolge un ruolo fondamentale in funzioni essenziali come masticare, parlare e sbadigliare. Di conseguenza, i disturbi dell’ATM rappresentano un insieme di condizioni che colpiscono questa articolazione, oltre che i muscoli masticatori e le strutture circostanti.

Per fortuna, è possibile intervenire anche con trattamenti di natura conservativa, in particolare con l’osteopatia; gli osteopati del Poliambulatorio FisioOneCare di Parma propongono tecniche e soluzioni efficaci per il trattamento dei disturbi dell’ATM, garantendo ai pazienti che ne soffrono miglioramenti immediati e a lungo termine.

Perché i disturbi dell’ATM colpiscono più frequentemente le donne?

L’incidenza dei disturbi dell’ATM è significativamente più alta nelle donne rispetto agli uomini, con un picco di prevalenza in età fertile e in prossimità della menopausa. I motivi che contribuiscono a questa “disparità di genere” sono numerosi: un fattore potenzialmente coinvolto è l’influenza degli ormoni femminili, come gli estrogeni, sui tessuti connettivi e sulla risposta infiammatoria dell’articolazioni; le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa potrebbero rendere l’ATM più suscettibile a disfunzioni. Inoltre, le donne tendono a riportare livelli di stress emotivo e psicologico più elevati rispetto agli uomini e, si sa, lo stress è un noto fattore che contribuisce alla tensione muscolare cronica nella zona della mandibola e del collo, un elemento chiave nello sviluppo dei disturbi dell’ATM. Anche differenze anatomiche e biomeccaniche tra uomini e donne potrebbero giocare un ruolo decisivo.

Quali sono le cause più comuni dei disturbi dell’ATM nelle donne?

I disturbi dell’ATM possono essere scatenati o aggravati da una serie di fattori. Nelle donne, le cause più comuni includono:

  • bruxismo, cioè l’abitudine, spesso inconscia e notturna, di serrare o digrignare i denti che esercita una pressione anomala e prolungata sull’ATM e sui muscoli masticatori, causando dolore, infiammazione e usura dell’articolazione;
  • malocclusioni dentali, cioè un allineamento non corretto dei denti superiori e inferiori che può alterare l’armonia e la biomeccanica dell’ATM, portando a uno squilibrio muscolare e articolare;
  • traumi, anche lievi o pregressi alla mandibola, al viso o al collo (come un colpo di frusta in seguito a un incidente automobilistico) che possono danneggiare l’ATM o i muscoli circostanti, innescando o peggiorando i disturbi;
  • condizioni infiammatorie come l’osteoartrite (usura della cartilagine articolare) o l’artrite reumatoide (malattia autoimmune che colpisce le articolazioni), che possono interessare l’ATM, causando dolore cronico, rigidità e limitazione dei movimenti;
  • la tensione emotiva e lo stress cronico, che possono manifestarsi fisicamente con il serramento della mascella e la contrazione dei muscoli masticatori, creando o esacerbando i disturbi dell’ATM;
  • una postura scorretta, soprattutto a livello della colonna cervicale e delle spalle, che può influenzare l’allineamento della mandibola e la funzionalità dell’ATM;
  • ipermobilità articolare, cioè una maggiore lassità dei legamenti, che può rendere l’ATM più instabile e predisposta a dislocazioni o sublussazioni.

Quali sono i sintomi dei disturbi dell’ATM nelle donne?

I sintomi dei disturbi dell’ATM possono essere molteplici e la loro intensità può variare significativamente da donna a donna; spesso, tra l’altro, i sintomi non sono localizzati esclusivamente alla mandibola, il che rende difficile la diagnosi. I sintomi più comuni riportati dalle donne includono:

  • dolore alla mandibola, che può essere sordo, pulsante o acuto e che spesso si irradia verso la tempia, l’orecchio o il collo. Può peggiorare durante la masticazione, la conversazione prolungata o l’apertura ampia della bocca;
  • mal di testa, spesso di tipo tensivo e localizzato alle tempie o alla parte posteriore della testa;
  • dolore al collo (cervicalgia);
  • click o scrosci articolari, cioè rumori durante l’apertura o la chiusura della bocca;
  • limitazione dell’apertura della bocca;
  • deviazione della mandibola, che può spostarsi lateralmente o presentare un movimento a scatto durante l’apertura o la chiusura;
  • acufeni, cioè la percezione di suoni come ronzii, fischi o pulsazioni nelle orecchie;
  • sensazione di ovattamento o pienezza auricolare;
  • vertigini e disequilibrio;
  • sensibilità dentale;
  • stanchezza muscolare, con affaticamento dei muscoli della mascella dopo aver masticato a lungo o parlato per periodi prolungati.

Come trattare i disturbi dell’ATM nelle donne?

Nella maggior parte dei casi, l’approccio iniziale al trattamento dei disturbi dell’ATM nelle donne è conservativo e mira a ridurre il dolore, l’infiammazione e la tensione muscolare, oltre a migliorare la funzionalità dell’articolazione senza ricorrere alla chirurgia. Le opzioni terapeutiche non chirurgiche includono:

  • il riposo, associato a modifiche dello stile di vita: evitare di serrare o digrignare i denti consapevolmente, masticare cibi duri o gomma, aprire eccessivamente la bocca (ad esempio, durante uno sbadiglio ampio) e mantenere una postura corretta possono aiutare a ridurre il carico sull’ATM;
  • la terapia del caldo/freddo: l’applicazione di impacchi caldi può aiutare a rilassare i muscoli tesi, mentre gli impacchi freddi possono ridurre il dolore e l’infiammazione nella zona dell’articolazione. L’alternanza tra caldo e freddo, in alcuni casi, può essere utile;
  • l’assunzione di farmaci antidolorifici da banco come il paracetamolo o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene o il naprossene possono aiutare ad alleviare il dolore e l’infiammazione. In alcuni casi, il medico può prescrivere miorilassanti per ridurre gli spasmi muscolari o ansiolitici a basso dosaggio per gestire lo stress e l’ansia che possono contribuire alla tensione muscolare;
  • il bite, un dispositivo orale personalizzato, realizzato da un dentista gnatologo, che viene indossato di solito durante la notte. Aiuta a stabilizzare l’occlusione, a ridurre il bruxismo, a rilassare i muscoli masticatori e a proteggere i denti dall’usura. Esistono diversi tipi di bite, a seconda del problema specifico;
  • tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come la respirazione profonda, la meditazione, lo yoga o il biofeedback, che possono essere utili per ridurre la tensione muscolare e migliorare la gestione dello stress. Anche la consulenza psicologica può essere benefica.

Un ruolo decisivo nel trattamento conservativo dei disturbi dell’ATM è ricoperto indubbiamente dall’osteopatia: l’osteopata, attraverso una valutazione approfondita, mira a identificare le disfunzioni non solo a livello dell’ATM, ma anche nelle strutture correlate come il cranio, la colonna cervicale, le spalle e la fascia, che possono contribuire o aumentare i sintomi.

Gli osteopati di FisioOneCare di Parma utilizzano una varietà di tecniche manuali delicate e precise per trattare i disturbi dell’ATM, adattandole alle specifiche esigenze della paziente:

  • tecniche miofasciali per i muscoli masticatori: i muscoli della masticazione (masseteri, temporali, pterigoidei) spesso diventano tesi e dolenti nei disturbi dell’ATM. L’osteopata utilizza tecniche di rilascio miofasciale, applicando una pressione dolce e sostenuta o uno scivolamento lungo le fibre muscolari per ridurre la tensione, migliorare la circolazione locale e alleviare il dolore;
  • mobilizzazione articolare dell’ATM: l’osteopata esegue movimenti lenti e delicati sull’ATM per ripristinarne la corretta meccanica articolare. Queste mobilizzazioni possono includere piccole traslazioni, rotazioni o distrazioni dell’articolazione per migliorare la mobilità e ridurre eventuali blocchi o aderenze;
  • tecniche craniali: le ossa del cranio sono strettamente correlate alla funzione dell’ATM attraverso le membrane intracraniche e le connessioni nervose. L’osteopata utilizza tecniche cranio-sacrali molto delicate per rilasciare tensioni a livello del cranio, migliorare la mobilità delle suture craniche e influenzare positivamente il sistema nervoso, contribuendo al rilassamento muscolare e alla riduzione del dolore all’ATM;
  • trattamento della colonna cervicale e toracica superiore: disfunzioni a livello della colonna cervicale e toracica superiore possono influenzare la postura della testa e del collo, alterando la biomeccanica dell’ATM. L’osteopata utilizza tecniche strutturali (mobilizzazioni, manipolazioni a bassa ampiezza e alta velocità se appropriate) e miofasciali per migliorare la mobilità e l’allineamento di queste regioni, riducendo le tensioni che si ripercuotono sulla mandibola.
  • tecniche di energia muscolare (MET) per l’ATM: coinvolgono la contrazione isometrica dei muscoli masticatori o dei muscoli del collo contro una resistenza fornita dall’osteopata. Queste tecniche aiutano a rilassare i muscoli ipertonici, migliorare la mobilità articolare e ripristinare l’equilibrio muscolare intorno all’ATM;
  • tecniche di bilanciamento dei legamenti (BLT) per l’ATM: l’osteopata individua le tensioni nei legamenti che supportano l’ATM e utilizza posizioni di comfort per facilitare il rilascio di queste tensioni, permettendo all’articolazione di ritrovare un equilibrio;
  • rilascio miofasciale intraorale: in alcuni casi, l’osteopata può utilizzare guanti sterili per applicare delicatamente tecniche di rilascio miofasciale direttamente sui muscoli masticatori accessibili all’interno della bocca.

Durante il trattamento, la paziente è generalmente sdraiata su un lettino osteopatico e l’osteopata utilizza le mani in modo preciso e delicato per applicare le tecniche appropriate alle disfunzioni riscontrate con l’obiettivo di:

  • ridurre il dolore a livello della mandibola, del viso, della testa e del collo;
  • migliorare la mobilità dell’ATM;
  • diminuire o eliminare i rumori articolari;
  • rilassare la tensione nei muscoli masticatori e cervicali;
  • migliorare la postura della testa e del collo;
  • promuovere un migliore allineamento tra cranio, mandibola e colonna cervicale;
  • fornire consigli su esercizi di auto-trattamento, modifiche dello stile di vita e gestione dello stress per supportare il processo di guarigione a lungo termine.

Per ottenere miglioramenti e risultati significativi, è fondamentale rivolgersi solo a osteopati specializzati, come i professionisti di FisioOneCare di Parma, che dopo una prima valutazione e a seguito di un accurato esame obiettivo, sono in grado di ideare un piano terapeutico personalizzato sulla base delle caratteristiche e delle esigenze della singola paziente.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma