Bruxismo, digrignamento dei denti

Cos’è il bruxismo e come trattarlo con la fisioterapia

Il termine bruxismo deriva dal greco βρύχω che significa, letteralmente, “digrignamento dei denti”; chi soffre di bruxismo, infatti, digrigna involontariamente i denti a causa della contrazione dei muscoli coinvolti nella masticazione. Consiste in uno sfregamento associato a un serramento (spesso violento) dei denti delle arcate superiore e inferiore.

Quali sono le cause del bruxismo?

Risalire alla causa scatenante del bruxismo non è sempre semplice, soprattutto perché a volte può essere la conseguenza di un insieme di fattori che si influenzano tra loro. Tra i principali rientrano:

  • ansia;
  • stress e nervosismo;
  • disturbi di natura emotiva;
  • disturbi di carattere psicologico;
  • disturbi legati al sonno;
  • malocclusione;
  • malformazioni della mandibola;
  • malattie neurodegenerative.

Altri fattori possono essere anche l’abuso di alcol, fumo e/o sostanze stupefacenti e una predisposizione familiare.

Il bruxismo nei bambini potrebbe derivare da infiammazioni dell’orecchio (le otiti) o da disturbi dei denti corrispondendo, quindi, a una sorta di tentativo di contrastare il dolore.

In ogni caso, che si manifesti negli adulti o nei bambini, l’unico in grado di compiere una diagnosi precisa è il medico, al quale è consigliato rivolgersi non appena insorgono i primi sintomi.

Quante tipologie di bruxismo esistono?

Il bruxismo consiste, quindi, nel digrignamento dei denti; ma quando accade? In base al momento della giornata, è possibile distinguere il bruxismo in due tipologie:

Bruxismo diurno

Si presenta durante le ore diurne e colpisce principalmente le persone particolarmente ansiose, oppure gli sportivi che tendono a serrare molto la mandibola durante gare e allenamenti.

Bruxismo notturno

Si verifica nel corso della notte ed è molto frequente. Può essere statico quando si ha una sola condizione di serramento della mandibola, oppure dinamico quando al serramento della mandibola si associa un movimento laterale.

Quali sono i sintomi del bruxismo?

Solitamente, le persone affette da bruxismo non se ne rendono conto.

Più che di sintomi, quindi, si può parlare di conseguenze del bruxismo, cioè delle disfunzioni o dei malfunzionamenti a carico di altre parti del corpo, come:

  • dolore al collo;
  • sensibilità ai denti;
  • bruciore alla lingua;
  • bocca secca;
  • dolore alla mandibola;
  • dolore alle gengive;
  • sindrome temporo mandibolare;
  • dolore quando si mastica;
  • dolore alle tempie;
  • infiammazione facciale;
  • gengive irritate;
  • danni ai denti;
  • usura dentale;
  • dolore all’orecchio;
  • dolore cervicale;
  • formicolio alla testa;
  • malocclusione dentale.

Inoltre, il bruxismo può incidere negativamente sulla qualità del sonno, dato che si verifica prevalentemente durante la notte; di conseguenza, comporta stanchezza, sonnolenza e malessere generale.

Come si diagnostica il bruxismo?

Per ottenere una diagnosi di bruxismo è sufficiente, in genere, una visita medica volta alla valutazione della salute dei denti in merito a usura, presenza di lesioni della mucosa, eventuali contratture dei muscoli della masticazione e della mascella.

In alcuni casi, per approfondire la sintomatologia, il medico può richiedere esami specifici come:

  • radiografia ortopanoramica, per rilevare eventuali problemi nell’allineamento delle arcate dentarie;
  • polisonnografia, eseguito da un esperto in medicina e igiene del sonno per valutare la qualità del riposo notturno.

Come trattare il bruxismo con la fisioterapia?

Il bruxismo può essere trattato con la fisioterapia che ha il compito di alleviare il dolore e di mettere in pratica terapie specifiche per gestire e trattarne le cause.

Si parte, quindi, con una valutazione, che serve a individuare le cause muscolari o articolari del bruxismo; una volta individuate, si può procedere con un iter riabilitativo che, solitamente, prevede 1-2 sedute a settimana.

La fisioterapia non è invasiva e agisce su tutta la zona coinvolta dal fenomeno; il bruxismo, infatti, può consistere nell’effetto di un disturbo temporo-mandibolare, cioè dell’articolazione che collega mandibola e mascella. Le tecniche fisioterapiche che agiscono direttamente su queste articolazioni e sui muscoli masticatori e cervicali sono principalmente terapie manuali, con le quali si eseguono manovre specifiche.

La fisioterapia è utile non solo ad alleviare i disturbi e i sintomi, ma anche per risolvere del tutto le cause scatenanti del bruxismo. L’aspetto interessante è che alcuni esercizi possono essere eseguiti anche in totale autonomia, a casa propria, proprio per accelerare il processo di guarigione.

Quali soni gli esercizi più adatti per il bruxismo?

Come per altre patologie muscolo-scheletriche particolarmente dolorose, anche per il bruxismo si rivelano estremamente efficaci la fisioterapie e le tecniche cognitivo comportamentali; la fisioterapia attiva, in questo caso, aiuta il paziente a capire se la muscolatura sia tesa o contratta e, di conseguenza, a mettere in pratica alcuni esercizi di allungamento e stiramento. I più efficaci sono:

Esercizi adatti al Bruxismo

  • si pone la mano sinistra sulla guancia sinistra;
  • si spinge la mandibola verso sinistra contro il palmo della mano;
  • la mano deve opporre una leggera resistenza nei confronti della mandibola.

Questo esercizio va ripetuto una decina di volte, con l‘obiettivo di allungare le fibre muscolari. Un altro esercizio utile prevede di:

  • porre la mano destra sulla guancia sinistra;
  • spingere la mandibola verso destra contro il palmo della mano;
  • compiere una leggera resistenza con la mano nei confronti della mandibola.

Anche questo esercizio va ripetuto per almeno dieci volte. Un ultimo esercizio di resistenza è il seguente:

  • si pone il pugno sotto il mento;
  • si tenta di aprire la mandibola mentre il pugno oppone resistenza.

L’esercizio deve essere ripetuto sempre dieci volte.

Esercizi di mobilità

  • si muove la mandibola verso destra e verso sinistra in modo ampio, lento e regolare;
  • si apre e si chiude la bocca allo stesso modo, cercando di forzare eventuali tensioni.

Questo esercizio serve a alleviare le contratture. Una volta completato, può essere utile massaggiare i muscoli con movimenti circolari da compiere lungo tutta la superficie muscolare.

Bruxismo e rimedi: consigli utili

Oltre agli esercizi appena elencati, chi soffre di bruxismo può anche rivedere alcune abitudini quotidiane e mettere in pratica alcuni consigli per alleviare i sintomi e migliorare, a poco a poco, la propria condizione. Ecco cosa si rivela utile:

Migliorare l’igiene del sonno

Dato che il bruxismo consiste nel digrignare i denti soprattutto durante la notte, è molto importante prendersi cura del proprio sonno. Per conciliarlo si possono compiere dei piccoli gesti che, insieme, permettono di ottenere grandi risultati:

  • astenersi dall’alcool prima e dopo cena;
  • non bere caffeina nella seconda parte della giornata;
  • smettere di fumare;
  • ridurre le attività stressanti nel corso della serata.

Cambiare alcune abitudini giornaliere

Le attività svolte nel corso della giornata influiscono inevitabilmente sulla qualità del sonno. Spesso, chi digrigna i denti la notte lo fa, inconsapevolmente, durante il giorno e questo non fa altro che danneggiare il sistema masticatorio. Per evitare ciò è consigliato:

  • compiere esercizi di fisioterapia attiva durante la giornata;
  • utilizzare il bite durante la notte, in quanto è in grado di proteggere i denti ed evitare che si usurino.

Sono in tanti a utilizzare il bite senza, però, eseguire gli esercizi o curare il proprio sonno e questo da solo non basta; questo strumento aiuta sicuramente a proteggere i denti nel corso della notte, ma non è una vera soluzione. É molto importante rivolgersi al medico e cercare di trovare tutti quei fattori che, combinati tra loro, possano portare a risultati concreti e duraturi.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma