cyclette subacquea

Riabilitazione con cyclette subacquea: come funziona e i benefici

Per il recupero post-traumatico o a seguito di un intervento chirurgico la riabilitazione in acqua, conosciuta anche come idrokinesiterapia, si rivela non solo efficace ma anche piuttosto immediata. Eseguire degli esercizi sfruttando l’azione terapeutica e benefica dell’acqua, infatti, consente ai pazienti di recuperare più facilmente, di compiere meno sforzo e di provare meno dolore nel corso della riabilitazione.

Uno strumento che viene utilizzato in questo settore è la cyclette subacquea, nota anche come hydrobike che, soprattutto in presenza di rottura del menisco o di lesioni ai legamenti del ginocchio, viene considerata tra le metodologie migliori per un recupero efficace e veloce.

Non a caso, sono numerosi gli sportivi che, dopo aver subito un trauma o una lesione muscolare, optano per l’hydrobike per rimettersi in forma nel più breve tempo possibile. L’immersione in acqua, infatti, consente di compiere gli esercizi senza gravare eccessivamente su colonna vertebrale e articolazioni, fa lavorare in modo uniforme la muscolatura e migliora coordinazione e flessibilità.

In poche parole, il movimento non si rivela doloroso ma, al contrario, regala una sensazione di rilassamento muscolare che, a sua volta, dona sollievo immediato e facilita il recupero della mobilità articolare.

Cos’è l’hydrobike

Con il termine “hydrobike” si indica, in senso stretto, l’attrezzo fitness che viene utilizzato per praticare acquacycling o acquaspinning. É molto simile a una bicicletta, ma priva di ruote e qualsiasi meccanismo elettronico o elettrico ed è strutturata in modo da poter essere utilizzata in totale immersione nell’acqua in uno spazio circoscritto come la piscina.

Più in generale, invece, con hydrobike si fa riferimento alla stessa attività di acquacycling o acquaspinning, tanto da essere utilizzati (un po’ impropriamente) come sinonimi. Consiste in una pratica riabilitativa di recente introduzione ma, esattamente come altri allenamenti in acqua, deriva dalla più famosa acquagym nata negli anni Ottanta.

A differenza dello spinning, l’hydrobike consente un allenamento più dolce, adatto anche a donne in gravidanza, pazienti affetti da obesità, soggetti con problemi alla schiena e anziani. L’attività, infatti, coniuga perfettamente il movimento tipico della pedalata alla microgravità dell’acqua che evita le compressioni vertebrali e incentiva principalmente il metabolismo aerobico (infatti si rivela molto utile anche per chi desidera perdere peso o mantenersi in forma).

Una sessione di hydrobike, a prescindere dall’obiettivo finale, non si può svolgere se non sotto la costante supervisione di un istruttore o, nel caso specifico della riabilitazione post-chirurgica, di un fisioterapista professionista; solo personale altamente qualificato e specializzato, infatti può suggerire gli esercizi da compiere e eventuali modifiche e progressi.

Riabilitazione con hydrobike: come funziona

Scegliere l’hydrobike per eseguire la riabilitazione post traumatica prevede l’organizzazione di un programma specifico e personalizzato, strutturato ad hoc per il paziente; si inizia con la valutazione della sua condizione iniziale e degli obiettivi che intende raggiungere, per poi realizzare un elenco di esercizi e attività che possa aiutarlo in modo efficace e funzionale.

I benefici che derivano dall’hydrobike sono praticamente immediati e ne traggono giovamento in particolare le strutture ossee e muscolari, tanto che si rivela l’ideale per coloro che devono rafforzare la muscolatura a seguito di interventi chirurgici: l’acqua, infatti, crea un contesto microgravitario che non pesa sulle giunture ossee, quindi le articolazioni fragili non si sovraccaricano e i movimenti possono essere compiuti solo da determinate parti del corpo.

Inoltre, numerosi studi scientifici hanno confermato l’efficacia dell’hydrobike nel trattamento degli stati infiammatori e, non meno importante, delle malattie mentali come depressione e ansia; l’acqua, elemento naturale estremamente terapeutico, aiuta le persone caratterizzate da stati d’animo negativi e demotivati a ritrovare fiducia in loro stesse e a essere più positive.

Il consiglio è di scegliere sempre e comunque una struttura ben equipaggiata sia dal punto di vista delle attrezzature, sia per quanto riguarda il personale medico specializzato, come FisioOneCare il centro  di fisioterapia di Parma; solo un supporto eccellente, infatti, può garantire progressi, miglioramenti e risultati sia immediati che a lungo termine.

Tutti i benefici dell’hydrobike

Quanto detto finora dimostra in modo chiaro ed esaustivo tutti i vantaggi che si possono trarre dall’hydrobike come riabilitazione post traumatica; eppure i benefici non sono ancora finiti, anzi, sono talmente numerosi che potrebbe risultare difficile individuarli tutti. Ecco, quindi, i principali:

  • si consumano calorie, sulla base del carico allenante e dell’intensità;
  • si allena il metabolismo aerobico, a vantaggio dell’apparato respiratorio e cardiovascolare;
  • si rinforza la muscolatura degli arti inferiori, soprattutto i quadricipiti femorali e i muscoli posteriori della coscia, delle braccia e del tronco.

I principali benefici, in ogni caso, vengono riscontrati prevalentemente dai neofiti, mentre chi è già ampiamente abituato ad allenarsi farà più fatica, soprattutto se proviene da sport intensi come il ciclismo. Questo, però, non preclude l’efficacia dell’hydrobike nel recupero fisico dopo uno stop forzato da interventi chirurgici, traumi e/o lesioni.

Si può affermare che nei soggetti solitamente sedentari, o non particolarmente avvezzi all’attività fisica, allenarsi con la cyclette subacquea migliora:

  • il funzionamento cardiovascolare, diminuendo la frequenza cardiaca a riposo e la pressione arteriosa e aumentando l’ossigenazione dei tessuti e l’irrorazione coronarica del cuore;
  • la respirazione;
  • il tono muscolare e la forza dei tendini, con conseguente aumento di resistenza, velocità, potenza aeroboca e anaerobica;
  • la resistenza articolare, prevenendo o contrastando l’insorgenza di patologie reumatiche;
  • la densità ossea, prevenendo l’osteoporosi.

Esiste ancora qualche altro vantaggio dell’hydrobike che non va né dimenticato, né sottovalutato:

  • riduce l’aggregazione piastrinica e, di conseguenza, il rischio di embolia, trombosi e ischemia;
  • ottimizza la ricomposizione corporea, incentivando il dimagrimento e garantendo il trofismo muscolare;
  • contribuisce all’omeostasi del metabolismo, aumentando il colesterolo buono HDL, contrastando la trigliceridemia e il diabete mellito, normalizzando la pressione arteriosa e diminuendo l’acido urico nel sangue;
  • previene il rischio di caduta da parte di chi soffre di problemi di equilibrio;
  • riduce il rischio di demenza senile;
  • favorisce il buonumore contrastando la depressione e lo stress nervoso.

Quest’ultimo punto, tra l’altro, è molto importante quando l’hydrobike viene sfruttata come trattamento riabilitativo: molti pazienti, infatti, fanno fatica a trovare la motivazione giusta per rimettersi in forma e hanno bisogno di qualcosa che li stimoli. L’allenamento in acqua è perfetto in questo casi e si rivela un metodo terapeutico valido ed efficace sia a livello fisico, sia a livello mentale.

Categoria Articolo: Idrokinesi