Strappo muscolare al polpaccio nel basket
I muscoli del polpaccio sono importantissimi per l’andatura e l’equilibrio. Strappi muscolari al polpaccio sono molto frequenti specialmente negli atleti per il carico eccessivo legato all’attività sportiva. In base alla gravità e al numero di fibre coinvolte, gli strappi muscolari si classificano in tre categorie.
- Lo strappo di I grado è una lacerazione di lieve entità di poche fibre nel fascio muscolare. Si avverte un dolore acuto, una fitta, ma si riesce ancora a muovere il polpaccio. Si può formare a seconda della posizione e della gravità anche un ematoma.
- Lo strappo di II grado è una lacerazione di media entità di uno o più fasci muscolari che coinvolge meno dei tre quarti del muscolo interessato. Il dolore è intenso e aumenta quando si cerca di contrarre il polpaccio, causando la cessazione dell’attività.
- Lo strappo di III grado è una lacerazione di più grave entità. La rottura coinvolge più dei tre quarti del muscolo. Si possono anche rompere parzialmente le fibre muscolari, lacerare singole sezioni del muscolo oppure, nei casi più gravi, si può verificare la sua rottura totale. Il dolore è intenso e rende impossibile il movimento del muscolo. Spesso è accompagnato dalla formazione di un grande ematoma.
Come si verifica
Gli strappi del polpaccio si verificano per trauma indiretto. Sono molto frequenti negli sport che si basano su movimenti esplosivi degli arti inferiori. Si pensa pertanto a sport come il basket, il tennis, il calcio o la corsa. Le possibilità che si verifichi uno strappo muscolare al polpaccio nel basket, per esempio, sono maggiori negli sportivi che non si sono riscaldati o affaticati a sufficienza nella fase di preparazione all’attività sportiva.
I movimenti che causano questo tipo di strappo sono spesso rapidi, di spinta o salto, quando ad esempio la caviglia cambia rapidamente posizione dalle punte al tallone, interessando tutte le fibre muscolari del polpaccio.
Come prevenirlo
La prevenzione delle lesioni da strappo è molto più facile che il trattamento riabilitativo. È importante per prevenire strappi muscolari al polpaccio:
- Ascoltare il corpo e fermarsi quando c’è dolore o rigidità muscolare
- Soffermarsi sulla fase di riscaldamento dei muscoli prima dell’attività fisica
- Fare stretching prima e dopo l’allenamento
Alcuni esercizi specifici possono aiutare nella prevenzione quanto nella guarigione, ma bisogna ricordare di non continuare a fare movimenti se questi causano dolore o disagio.
- Con le mani contro il muro all’altezza degli occhi, stendere una gamba avanti e l’altra indietro. Si piega il ginocchio anteriore e si spostano fianchi e petto verso il muro. È importante mantenere il tallone sul pavimento e tenere la posizione per 15-30 secondi. Ripetere 2-4 volte.
- Per lo stretching del polpaccio bilaterale, si può mettere un libro sul pavimento di fronte al muro. Poggiarvi al di sopra la metà anteriore del piede e mantenere il tallone sul pavimento. Si procede piegandosi in avanti per allungare il polpaccio, usando il muro se necessario. Usando un libro più spesso si può aumentare l’allungamento. Si tiene la posizione per 15-30 secondi. Ripetere 2-4 volte.
- Per la flessione plantare della caviglia, si parte da una posizione seduta a terra con gambe estese, stendendo le dita in avanti e rilassandosi nel ritorno alla posizione di partenza. Questo esercizio si può effettuare anche in piedi. Ripetere 8-12 volte.
Come curarlo
Lo strappo muscolare al polpaccio nel basket è frequente e purtroppo può verificarsi ripetutamente rendendo difficile riabilitare adeguatamente la lacerazione, soprattutto se si ritorna allo sport troppo in fretta. Solitamente il trattamento di riabilitazione per strappi muscolari prevede 6 step da seguire per prevenire recidive:
- Trattamento delle lacerazioni con riduzione del dolore e fase antinfiammatoria
- Ripristino del movimento
- Rinforzare la forza muscolare concentrica
- Rinforzare la forza muscolare eccentrica
- Ripristinare alta velocità, potenza, propriocezione e agilità
- Ritornare allo sport
Si comincia quindi con una protezione dalle lesioni precoci. In questi casi il protocollo RICE prevede riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione. Nella fase iniziale non si riesce a camminare senza zoppicare, quindi è necessario riposare e perdere massa muscolare. In alcuni casi si potrebbe ricorrere all’uso di stampelle o di uno stivale da passeggio con zeppa.
Lo strappo muscolare del polpaccio strappato si ripara con il tessuto cicatriziale prodotto dal collagene e si potrebbe dover aspettare anche oltre 6 settimane perché questo avvenga. Nel frattempo si lavora per rimodellare il tessuto cicatriziale in modo da evitare una cicatrice non allineata. Con il fisioterapista si comincia a lavorare sull’allungamento e l’orientamento del tessuto cicatriziale curativo. In questa fase si contempla il ricorso a massaggi, stiramenti muscolare, movimenti attivi e mobilizzazioni neurodinamiche.
Con specifici esercizi si migliorano poi la forza e la potenza dei muscoli del polpaccio. Dapprima si procede senza carico, poi con un aggiunta graduale di carico fino a lavorare su esercizi con carico di resistenza. Eppure i muscoli del polpaccio spingono sia verso l’alto (con forza concentrica) sia verso il basso (con forza eccentrica). Per questo motivo la riabilitazione comprende anche un regime di allenamento eccentrico.
Il fisioterapista, in questa fase della guarigione, introduce solitamente all’interno del programma di riabilitazione anche esercizi e attività tesi a sviluppare velocità, agilità, propriocezione e potenza per ridurre la possibilità di recidive. Poi, nel caso di strappi muscolari al polpaccio nel basket, si segue il paziente nello step finale della guarigione, con un ritorno allo sport attento e consapevole.
Categoria Articolo: Fisioterapia Sportiva