Cifosi

Cifosi: come riconoscerla e trattarla

Nel gergo comune, il termine cifosi indica un’accentuazione della curvatura della colonna vertebrale nel suo tratto toracico. In realtà, è più corretto definire “cifosi” la concavità naturale del tratto toracico vertebrale e “cifosi patologica” o “ipercifosi” la condizione di curvatura accentuata.

In condizioni normali, l’angolo della cifosi misura tra i 20° e i 45°; di conseguenza, si può parlare di cifosi patologica quando l’angolo supera i 45°.

Cifosi, lordosi e scoliosi: le differenze

Bisogna prestare molta attenzione a quando si utilizzano i termini lordosi, cifosi e scoliosi: indicano tre condizioni diverse tra loro e non possono essere impiegati come sinonimi. Nello specifico:

  • la lordosi consiste in una curvatura convessa che riguarda i tratti lombare e cervicale;
  • la cifosi ha una curvatura a concavità anteriore e coinvolge i tratti sacrale e dorsale;
  • la scoliosi, invece, è una deformazione del rachide, quindi il tratto di colonna vertebrale legato a midollo, nervi, legamenti e muscoli.

Per essere ancora più precisi, cifosi e lordosi non indicano una patologia della colonna; a farlo solo i termini ipercifosi e iperlordosi.

Tipologie e cause di cifosi

Esistono diverse tipologie di cifosi, o meglio di ipercifosi, che si differenziano per le cause scatenanti e, quindi, per la loro natura. Si possono distinguere in diverse categorie:

  • cifosi congenita: uno sviluppo anomalo della colonna vertebrale già nell’utero, che tende a peggiorare con lo sviluppo;
  • cifosi posturale: è diffusa tra gli adolescenti ed è la forma più comune di ipercifosi;
  • cifosi di Scheuermann: una condizione congenita, frequente nell’adolescenza ma molto più grave rispetto a quella posturale, causata dall’omonima patologia;
  • cifosi fisiologica: è causata dall’invecchiamento;
  • cifosi traumatica: si sviluppa a seguito di un infortunio alla colonna vertebrale (trauma, incidente stradale).

Eccole più nel dettaglio:

Cifosi congenita

La cifosi congenita consiste in una deformazione della colonna vertebrale fin dalla nascita. La condizione, solitamente, è frutto della fusione tra due o più vertebre, oppure di una malformazione prenatale dei corpi vertebrali. Ancora oggi, nonostante i numeri studi in merito, non si conoscono le cause delle alterazioni intrauterine a carico della colonna vertebrale.

Cifosi posturale

La cifosi posturale è la conseguenza di posture errate che, alla lunga, provocano un allungamento inopportuno dei muscoli e dei legamenti incaricati di supportare le vertebre toraciche. L’allungamento modifica la posizione delle vertebre toraciche e accentua la concavità anteriore in modo permanente.

Questa tipologia di cifosi è ampiamente diffusa tra gli adolescenti, poiché possiedono una colonna vertebrale decisamente più malleabile e modellabile di quella di un adulto. Non solo, perché i più giovani sono soliti:

  • stare in piedi con le braccia penzoloni, assumendo la cosiddetta “postura cadente”;
  • appoggiarsi allo schienale della sedia con la sezione toracica della colonna vertebrale;
  • caricare eccessivamente lo zaino scolastico.

Cifosi di Scheuermann

La cifosi di Scheuermann, conosciuta anche come cifosi giovanile, è la più comune tra giovani e adolescenti; è causata da uno sviluppo errato dei corpi vertebrali che, anziché avere la classica forma cilindrica-rettangolare, assumono un aspetto triangolare-conico. Questa modifica avviene solitamente durante la fanciullezza ma, purtroppo, non si conoscono le cause certe, tanto da parlare di origine multifattoriale.

Cifosi fisiologica

La cifosi fisiologica avviene con il naturale processo di invecchiamento: la colonna vertebrale, con l’avanzare dell’età, va incontro a diverse modificazioni morfologiche che, in alcuni soggetti, possono causare cifosi patologiche di diversa entità.

Altre cause di cifosi

La cifosi può essere, quindi, di natura congenita, posturale o fisiologica, ma non solo; sono tanti altri, infatti, i fattori che possono nascondersi all’origine della condizione:

  • spondilosi, una particolare forma di artrite che comporta la deformazione dei corpi e dei dischi intervertebrali;
  • osteoporosi, che rende le ossa più deboli ed esposte alle fratture;
  • malattia di Paget, che coincide con un indebolimento e un’alterazione del rimodellamento delle ossa;
  • spina bifida, cioè una condizione patologica che causa uno sviluppo anomalo della colonna vertebrale;
  • distrofia muscolare, una malattia genetica che danneggia la salute dei muscoli;
  • neurofibromatosi, una malattia genetica a carico del sistema nervoso;
  • tubercolosi, un’infezione batterica che coinvolge prevalentemente i polmoni;
  • tumori, in particolare quelli a carico della colonna vertebrale.

Quali sono i sintomi della cifosi?

La cifosi patologica può essere sia asintomatica, sia all’origine di un quadro sintomatologico che prevede una serie di manifestazioni cliniche ben precise, cioè:

  • mal di schiena;
  • rigidità alla schiena;
  • indolenzimento alla colonna vertebrale;
  • senso di affaticamento.

Da non sottovalutare, poi, l’impatto estetico della cifosi patologica che, come già detto, imprime alla colonna vertebrale una forma anomala. Nonostante non consista in un vero e proprio sintomo può, comunque, incidere notevolmente sulla qualità di vita di una persona, soprattutto se in età adolescenziale.

Quali sono le complicazioni della cifosi?

Le complicazioni della cifosi insorgono, di solito, quando la concavità anteriore della colonna vertebrale diventa particolarmente accentuata. Più la cifosi patologica è grave, più è alto il rischio di incorrere in complicazioni che, nello specifico, prevedono:

  • dolore persistente, che non si allevia nonostante il trattamento farmacologico;
  • difficoltà respiratorie, causate dalla compressione esercitata dalla colonna vertebrale a scapito di polmoni e vie aeree;
  • disturbi del sistema nervoso, provocati dallo schiacciamento della colonna vertebrale a carico dei nervi che decorrono nelle vicinanze e causa, a loro volta, di intorpidimento e/o senso di debolezza a gambe e braccia, problemi di equilibrio, incontinenza urinaria e incontinenza fecale.

All’insorgenza di qualsiasi complicazione da cifosi, è opportuno contattare immediatamente il medico e rivolgersi a personale specializzato, come i professionisti del Poliambulatorio FisioOneCare di Parma.

Come si diagnostica la cifosi?

La diagnosi di cifosi si può ottenere solo attraverso l’esperienza di un ortopedico specializzato che, attraverso esame obiettivo e test strumentali, è in grado di avere un quadro chiaro della condizione. Solitamente si ricorre alla diagnostica per immagini (raggi X, TAC e/o RM) per i casi meno gravi, mentre in casi particolari (come una sospetta tubercolosi) il medico potrebbe richiedere ulteriori esami di approfondimento.

Come si cura la cifosi?

Il trattamento della cifosi cambia in base al grado di accentuazione della curvatura a livello toracico e alle cause che ne hanno provocato l’alterazione. In generale esistono:

  • cifosi lievi che non necessitano di alcun trattamento particolare;
  • cifosi moderate, le cui cause si possono correggere attraverso esercizi di miglioramento posturale e rinforzo muscolare insieme a una terapia farmacologica;
  • cifosi gravi, derivanti da patologie importanti, che possono essere trattate solo ed esclusivamente con la chirurgia.

Come trattare la cifosi con farmaci e fisioterapia

Le condizioni di cifosi meno gravi, spesso asintomatiche e non invalidanti, possono essere trattate con la somministrazione di farmaci antidolorifici che hanno, appunto, il principale scopo di alleviare il dolore, unitamente alla fisioterapia. Quest’ultima, in particolare, è utile non solo per correggere eventuali errori posturali, ma anche per migliorare l’aspetto esteriore della curvatura della colonna vertebrale.

Ovviamente, per poter ottenere risultati evidenti, efficaci e duraturi, è necessario rivolgersi solo a professionisti del settore, come i fisioterapisti del Poliambulatorio FisioOneCare di Parma che, tramite un percorso personalizzato, possono accompagnare il paziente nel suo cammino verso la guarigione.

Come trattare la cifosi con la chirurgia

I casi più gravi di cifosi vengono trattati necessariamente con la chirurgia, nello specifico con la tecnica della fusione spinale per la cifosi, che permette di correggere una curvatura eccessivamente accentuata della sezione toracica del rachide e di ridurre il rischio di eventuali complicazioni.

I casi in cui la cifosi richiede l’intervento chirurgico sono quelli in cui la curvatura della sezione toracica della colonna vertebrale:

  • è eccessivamente pronunciata;
  • è causa di forte dolore, che non è possibile alleviare neanche con i farmaci;
  • influisce sulla qualità della vita del paziente, rivelandosi invalidante;
  • tende solo e soltanto a peggiorare.

La fusione spinale per la cifosi è un intervento molto delicato e complesso, tanto da richiedere dalle 4 alle ore 8. In pratica, consiste nel fondere insieme due o più vertebre tramite innesti ossei, viti e piastre metalliche, con lo scopo di ristabilire (almeno in parte) la fisiologica curvatura toracica della colonna vertebrale.

L’intervento si esegue in anestesia generale, prevede un ricovero di circa una settimana e l’utilizzo di un tutore per almeno i 9 mesi successivi.

Si può prevenire la cifosi?

L’unica tipologia di cifosi per la quale è possibile attuare delle misure preventive è la cifosi posturale. In questo caso è consigliato:

  • evitare di assumere la cosiddetta “postura cadente” (eretta con braccia penzoloni);
  • sedersi sempre correttamente;
  • non caricare eccessivamente lo zaino scolastico;
  • praticare regolarmente attività fisica, in particolare sport che richiedano l’allungamento dei muscoli della schiena, come nuoto e pilates.

Al contempo, può essere utile svolgere esercizi posturali sotto la supervisione di fisioterapisti specializzati in strutture adeguate, come il Poliambulatorio FisioOneCare di Parma, in modo da capire l’atteggiamento da seguire quotidianamente senza sforzare e/o sovraccaricare la schiena.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma