Alluce valgo

Alluce valgo: cause, sintomi e trattamenti

Tra le varie patologie che possono colpire il piede rientra il cosiddetto alluce valgo, una deformazione del primo dito del piede che, di conseguenza, mostra una deviazione laterale verso le altre dita e una sporgenza mediale del primo osso metatarsale.

Si solito, questa deformità è causata da un’infiammazione costante e recidivante della borsa mucosa localizzata proprio alla base dell’alluce stesso; tutto ciò provoca dolore, nonché la comparsa della celebre “cipolla”, cioè una protuberanza che tende a peggiorare a seguito dello sfregamento con le calzature.

Se trascurato e non trattato adeguatamente, l’alluce valgo può solo peggiorare; ecco perché è necessario eseguire una visita ortopedica e rivolgersi a personale specializzato, come i professionisti del Poliambulatorio FisioOneCare di Parma.

Quali sono le cause dell’alluce valgo?

L’alluce valgo può interessare chiunque, a prescindere dal sesso e dall’età; nonostante ciò, è più diffuso tra le donne (che tendono a indossare scarpe con il tacco spesso e a lungo) in età matura o senile.

Le cause all’origine dell’alluce valgo possono avere natura diversa:

  • cause congenite: sono presenti fin dalla alterazioni del piede, come i piedi piatti;
  • cause acquisite o secondarie: se si tratta di alluce valgo rachitico, traumatico o infiammatorio, l’origine è da ricercare in calzature inadeguate alla fisiologia del piede (scarpe troppo strette o troppo piccole, oppure tacchi troppo alti). Se le scarpe non calzano bene, infatti, l’alluce è costretto ad assumere una posizione anomala.

Inoltre, possono incidere sull’insorgenza dell’alluce valgo anche altri fattori, quali:

  • la lunghezza del primo metatarso;
  • un basso tono muscolare;
  • l’ipermobilità dell’articolazione metatarsale;
  • alcune patologie neuromuscolari e del tessuto connettivo.

Quali sono i sintomi dell’alluce valgo?

Il primo sintomo, tra l’altro evidente, dell’alluce valgo è la deformazione della prima articolazione metatarso-falangea, che si presenta gonfia e dolente. A volte, si può manifestare anche una limitazione funzionale, che impedisce l’uso comune e corretto del piede. La cosiddetta cipolla, quindi la protuberanza ossea presente sul bordo esterno del piede, si mostra arrossata e ispessita. Questi sintomi, tra l’altro, possono coinvolgere anche le dita vicine.

All’inizio del disturbo sono numerosi i pazienti che non avvertono alcun sintomo, mentre i fastidi iniziano a farsi sentire quando la condizione tende a peggiorare e/o quando si indossano scarpe non adatte al piede.

In generale, i sintomi più comuni associati all’alluce valgo sono:

  • dolore al piede;
  • dolori articolari;
  • calli;
  • eritema;
  • edema;
  • gonfiore articolare;
  • parestesia;
  • osteofiti;
  • metatarsalgia;
  • onicogrifosi;
  • rigidità articolare.

A questi sintomi ricorrenti si possono accompagnare manifestazioni più rare, come:

  • dolore al ginocchio;
  • dito a martello;
  • ipermobilità articolare;
  • iperlordosi;
  • mal di schiena;
  • ipersplenismo.

Infine, il quadro sintomatologico dell’alluce valgo può includere anche:

  • dolore alla zona interessata anche a riposo;
  • intorpidimento, arrossamento e gonfiore;
  • ispessimento della pelle;
  • modifiche dell’intera forma del piede;
  • difficoltà a camminare.

Quali sono le complicazioni dell’alluce valgo?

Oltre al dolore e all’infiammazione cronica, se non trattato tempestivamente e adeguatamente, l’alluce valgo può causare:

  • lesioni ossee;
  • ulcerazioni;
  • callosità;
  • alterazione funzionale della dinamica del piede.

A lungo andare, poi, il disturbo può sfociare in una vera e propria sindrome posturale, dato che l’alluce è utile alla deambulazione per spingere il peso in avanti e bilanciare.

Le principali complicazioni locali sono:

  • metatarsalgie;
  • degenerazione articolare;
  • borsite;
  • deformità e lussazioni delle dita.

Le probabili conseguenze posturali, invece, prevedono:

  • ginocchio valgo, accompagnato da dolore della faccetta rotulea interna del ginocchio;
  • accentuazione della curva lombare;
  • rigidità delle anche.

Come si diagnostica l’alluce valgo?

Per assicurarsi che si tratti di alluce valgo e per riconoscerlo per tempo, di solito basta una visita ortopedica presso un poliambulatorio specializzato come il Poliambulatorio FisioOneCare di Parma; con l’osservazione, infatti, è possibile rilevare fin da subito l’eventuale deformità sul lato del piede o alla base dell’alluce.

La valutazione clinica, inoltre, sfrutta l’esame baropodometrico, con il quale si misurano la distribuzione dei carichi sul piede e il livello di compromissione dell’alluce in posizione sia statica, sia dinamica.

Per una diagnosi ancora più certa, il medico può procedere con una radiografia per analizzare più a fondo il grado di deformità e per valutare i cambiamenti a carico del piede.

Bisogna tenere a mente che, come già sottolineato, la condizione di alluce valgo tende a peggiorare nel tempo; di conseguenza, dopo la visita, è indispensabile procedere con un protocollo di trattamento adatto alle esigenze del singolo paziente.

Come si cura l’alluce valgo?

Il trattamento dell’alluce valgo può avvenire seguendo due strade molto diverse tra loro: quella dei rimedi conservativi, nel caso in cui il disturbo non fosse grave e invalidante, oppure quella dell’intervento chirurgico, riservato ai pazienti con gravi difficoltà motorie o importanti deformità del piede.

Rimedi conservativi per l’alluce valgo

Il trattamento conservativo dell’alluce valgo prevede diverse misure che puntano ad alleviare la sintomatologia a carico del piede; pertanto, non sono in grado di migliorare l’aspetto estetico del piede riducendo la deformità già evidente.

Solitamente, il protocollo conservativo prevede:

  • l’astensione da tutte quelle attività che costringono a mantenere una posizione eretta troppo a lungo;
  • applicazioni di ghiaccio sulla zona interessata, da ripetere più volte al giorno sia per alleviare il dolore, sia per ridurre l’infiammazione;
  • indossare scarpe adeguate, che si adattino alla fisiologia del piede e ne assecondino i movimenti;
  • usare dei plantari, cioè dispositivi da posizionare dentro le scarpe in modo che aiutino le ossa del piede a riallinearsi ed evitino un sovraccarico della parte anteriore del piede;
  • utilizzare ortesi su misura, da fare realizzare appositamente per supportare piede e caviglia;
  • seguire un programma fisioterapico, sotto la costante supervisione di un valido professionista come i fisioterapisti di FisioOneCare di Parma, a base di esercizi attivi utili per attenuare il dolore;
  • assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene o il paracetamolo per ridurre sia dolore, sia infiammazione;
  • valutare una terapia iniettiva a base di corticosteroidi, utili nel trattamento dell’infiammazione.

In caso di sintomi particolarmente gravi, che non possono essere risolti con farmaci e fisioterapia, è necessario prendere in considerazione l’intervento chirurgico.

Intervento chirurgico per l’alluce valgo

Nei casi più gravi di alluce valgo o quando il paziente desidera correggere definitivamente la deformazione, l’unica strada da percorrere è quella della chirurgia. L’intervento può basarsi su diverse tecniche, che possono agire sull’osso oppure sui tessuti molli.

Lo scopo dell’operazione consiste, ovviamente, nel restituire all’alluce la sua posizione anatomica corretta, quindi prevede:

  • la correzione della disposizione di ossa, tendini, nervi e legamenti, così da riallineare l’alluce rispetto alle dita vicine;
  • la rimozione della cipolla, quindi della sporgenza ossea dal primo metatarso;
  • il miglioramento dell’angolo di valgismo, riposizionando le ossa sesamoidi sotto il primo metatarso e riallineando le superfici cartilaginee dell’alluce.

L’intervento chirurgico maggiormente scelto per la correzione dell’alluce valgo è l’osteotomia, che può essere percutanea o a cielo aperto. Si esegue in anestesia locale e consiste nell’esecuzione di alcuni tagli sull’osso che consentono di correggere la deviazione del metatarso. Tra l’altro, l’osteotomia prevede un recupero funzionale molto rapido che, se associato al lavoro di fisioterapisti specializzati, si tramuta in una guarigione totale.

Si può prevenire l’alluce valgo?

Sì, l’alluce valgo si può prevenire facendo attenzione ad alcune abitudini quotidiane, come indossare scarpe comode ed evitare di stare in piedi troppo a lungo. Questo vale, ovviamente, solo se si tratta di alluce valgo causato da fattori acquisiti o secondari; se le cause sono di origine congenita non è possibile prevenire, ma solo curare. L’importante è rivolgersi solo a personale specializzato, come i professionisti di FisioOneCare di Parma.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma