Lordosi Cifosi Parma

Cos’è la lordosi: sintomi, diagnosi e cura

Con il termine lordosi (che deriva dal greco e significa “curvatura all’indietro”) si indica la curva della colonna vertebrale in zona cervicale e lombare. Osservando una colonna vertebrale perfettamente sana e normale posta di fianco (quindi sul piano sagittale) si possono identificare due tipi di curve:

  • curvature in avanti: sono dette lordosi e si trovano una in regione cervicale e una in regione lombare;
  • curvature all’indietro: sono dette cifosi e sono poste una in zona dorsale e una in zona sacrale.

Queste quattro curve consistono in un fisiologico adattamento della colonna vertebrale alla posizione eretta e permette al baricentro del corpo di ottimizzarsi quando si cammina in modo da consentire la massima efficienza muscolare. Di conseguenza, i termini lordosi e cifosi (a differenza della scoliosi) non indicano alcuna anomalia o alterazione posturale e quando questo accade vengono utilizzati in modo improprio; eventuali anomalie, infatti, vengono definite iperlordosi (curvature più accentuate) e ipolordosi (curvature ridotte).

Le funzioni di lordosi e cifosi

Se l’alternanza di lordosi e cifosi è del tutto normale, vuol dire che svolge una serie di attività fondamentali. Ecco le principali:

  • assorbe gli shock;
  • dà sostegno alla testa;
  • allinea la testa al bacino;
  • distribuisce i carichi in modo omogeneo sull’intera struttura del rachide;
  • conferisce solidità e flessibilità.

Non a caso, infatti, se la colonna vertebrale fosse perfettamente dritta ogni carico graverebbe sulla sua base, esponendola a una degenerazione estremamente veloce; inoltre, sarebbe quasi impossibile riuscire a piegarsi in avanti, così come portare le braccia completamente sopra la testa.

Inoltre, le curve della colonna vertebrale sono utili anche alla postura e agli schemi motori di tutto il corpo umano; quindi, un loro appiattimento o una loro accentuazione, a lungo andare, potrebbero comportare dolori e altri problemi inerenti il collo e/o la schiena.

Tipologie di alterazioni posturali

Le curve, e quindi le lordosi, della colonna vertebrale possono essere soggette a diverse alterazioni. Nello specifico, si possono raggruppare in due macro categorie:

  • iperlordosi: quando le curvature si accentuano;
  • ipolordosi: detta anche lordosi appiattita, quando le curvature si riducono.

In entrambi i casi si possono manifestare diversi sintomi e deficit funzionali, ma ci sono molti soggetti iperlordotici e ipolordotici che sono in perfetta forma e sono in grado di condurre una vita perfettamente normale. Anzi, può anche capitare che la colonna diventi appositamente iperlordotica o ipolordotica proprio per rispondere ad alcune necessità fisiche; ecco perché parlare di ipolordosi e iperlordosi come patologie non è affatto corretto, ma si rivela più adeguato definirle semplici alterazioni del fisiologico assetto rachideo.

Di seguito, ecco le principali alterazioni della colonna vertebrale:

Iperlordosi Cervicale

Quando la lordosi cervicale tende ad accentuarsi si parla di iperlordosi cervicale; in poche parole, la concavità posteriore che caratterizza il rachide cervicale è più accentuato rispetto al normale e si perde il giusto assetto tra cervicale alta e cervicale bassa: la prima accentua in grado di estensione, mentre la seconda finisce in flessione, mentre entrambe dovrebbero essere in estensione.

La conseguenza più evidente risiede in una protrazione consolidata del capo, cioè una traslazione anteriore della testa rispetto al tronco per via di una cervicale alta in iperestensione e una cervicale bassa in flessione.

Ipolordosi Cervicale

Quando, invece, la lordosi cervicale si riduce si parla di ipolordosi cervicale: la concavità posteriore del rachide cervicale è meno profonda rispetto al normale, quindi il tratto cervicale si appiattisce e sia la cervicale alta, sia la cervicale bassa perdono in estensione. Questa condizione è definita anche cifosi cervicale, dove per “cifosi” si indica l’appiattimento del tratto cervicale.

Iperlordosi Lombare

L’iperlordosi lombare si verifica quando la lordosi lombare si accentua e, quindi, la concavità posteriore del rachide lombare è più evidente rispetto alla normalità. Un soggetto in questa condizione, infatti, si presenta con un tratto lombare più inarcato e un profilo gluteo più evidente del normale. Spesso, l’iperlordosi lombare si associa anche all’ipercifosi, cioè a un’accentuazione della cifosi toracica.

Ipolordosi Lombare

In presenza di una riduzione della lordosi cervicale si ha ipolordosi lombare, con una concavità posteriore del rachide cervicale meno profonda del normale. In questo caso, la curva lombare è appiattita e il profilo gluteo è meno evidente e, in alcuni soggetti, può insorgere anche ipocifosi, cioè una diminuzione della cifosi toracica.

Postura cifo-lordotica

Per postura cifo-lorditica si indica un’alterazione delle curve del rachide con accentuazione ipercifosi toracica (accentuazione della cifosi toracica), iperlordosi lombare (aumento della lordosi lombare) e bacino in antiversione.

Postura sway back

Infine, può verificarsi un’alterazione delle curve della colonna vertebrale definita postura sway back, caratterizzata da ipocifosi toracica (riduzione della cifosi toracica), ipolordosi lombare (riduzione della lordosi lombare) e bacino in retroversione.

Principali cause di iperlordosi e ipolordosi

Le alterazioni della colonna vertebrale come iperlordosi e ipolordosi sono causate, nella maggior parte dei casi, dallo stile di vita: un lavoro sedentario o che costringe a stare eccessivamente in piedi, abitudini giornaliere e tipologia di attività fisica rientrano sicuramente tra i principali fattori di rischio. In generale, infatti, mantenere a lungo sempre la stessa posizione o fare poca attività fisica compromettono il trofismo muscolare, irrigidiscono alcune articolazioni e alterano gli schemi corporei; in poche parole, alcuni muscoli si indeboliscono, altri si accorciano, mentre alcune articolazioni perdono la loro normale mobilità.

Nel caso specifico dell’iperlordosi, le cause primarie risiedono in:

  • alterazioni congenite che coinvolgono il bacino e l’anca;
  • patologie a carico della colonna vertebrale;
  • fratture, soprattutto dell’anca o del femore;
  • osteoporosi;
  • artrosi;
  • ernia del disco;
  • difetti della postura;
  • debolezza dei muscoli del tratto lombare.

L’ipolordosi, invece, è causata più di frequentemente da:

  • sedentarietà;
  • postura scorretta, soprattutto quando si è seduti;
  • scorretta postura mentre si dorme.

Sintomi di iperlordosi e ipolordosi

Come accennato precedentemente, sono numerosi i soggetti che convivono tranquillamente con una condizione di iperlordosi o ipolordosi senza manifestare alcun sintomo o disturbo. In altri casi, invece, si possono avvertire debolezza, rigidità di alcuni muscoli o il loro accorciamento, perdita di flessibilità di tendini e legamenti e usura articolare che, a lungo andare, possono causare forte dolore.

In particolare, se la curvatura tende ad accentuarsi causando un’eccessiva iperlordosi possono insorgere:

  • dolore lombare;
  • sciatalgia;
  • difficoltà a stare seduti o in piedi per troppo tempo;
  • formicolii e minor sensibilità agli arti inferiori.

Iperlordosi lombare nei bambini

Un’alterazione posturale come l’iperlordosi lombare può interessare anche i bambini; in questi casi, l’accentuazione della curva è temporanea perché collegata allo sviluppo muscolo-scheletrico e, di conseguenza, tende a risolversi naturalmente con la crescita.

Proprio per questo, gli esperti definiscono questa condizione come iperlordosi giovanile benigna. Molto più raramente, invece, può essere ricollegata a cause cliniche più rilevanti quali:

  • lussazione dell’anca;
  • paralisi cerebrale;
  • mielomeningocele;
  • distrofia muscolare;
  • atrofia muscolare spinale;
  • artrogriposi multipla sistemica.

Iperlordosi in gravidanza

L’iperlordosi può svilupparsi anche nelle donne in gravidanza, soprattutto nei mesi più avanzati, a seguito di una risposta adattiva da parte dell’organismo per compensare l’aumento di peso per via della pancia; quest’ultima, infatti, più diventa grane e più modifica il centro di gravità.

Dopo il parto, quindi, la lordosi lombare e la sintomatologia tendono a risolversi spontaneamente e nell’arco di pochissimo tempo.

Come diagnosticare iperlordosi e ipolordosi

La condizione di ipolordosi o di iperlordosi può essere diagnosticata da un ortopedico specializzato, che misura gli angoli della curvatura della colonna vertebrale e prende nota di eventuali sintomi. A seguito di questa prima anamnesi, potrebbe richiedere ulteriori esami di approfondimento per risalire alla causa scatenante, come radiografia del rachide e/o risonanza magnetica.

Come trattare ipolordosi e iperlordosi

Quando si ha a che fare con iperlordosi lombari in età pediatrica non è necessario alcun trattamento dato che, come detto in precedenza, questa alterazione della colonna vertebrale tende solitamente a risolversi in modo del tutto spontaneo con la crescita; quando, invece, l’iperlordosi è causata da un’insufficienza della muscolatura addominale, allora si può procedere con un’adeguata attività sportiva e un regime alimentare corretto.

Al contempo, i soggetti che manifestano dolore possono seguire programmi personalizzati di fisioterapia, che hanno come obiettivi:

  • migliorare la performance e il trofismo dei muscoli disfunzionali;
  • migliorare la mobilità articolare dei segmenti rachidei sofferenti;
  • insegnare al paziente a percepire il proprio corpo, con un’attenzione particolare verso il tratto rachideo disfunzionale
  • insegnare al paziente qual è la postura fisiologica per il tratto di colonna vertebrale che risulta disfunzionale;
  • migliorare la biomeccanica mediante esercitazioni apposite.

Tuttavia, un’iperlordosi consolidata è difficile da correggere completamente, quindi non si può ambire a una totale “guarigione”. In ogni caso, un programma appropriato di fisioterapia può aiutare tantissimo a correggere la maggior parte delle disfunzioni, facilitando il paziente soprattutto nell’assunzione della postura corretta.

Per ottenere validi risultati, inoltre, è sempre consigliato rivolgersi a centri specializzati che vantino un team di esperti nel settore, come il Centro Fisioterapia di Parma, e attrezzature all’avanguardia in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

Categoria Articolo: Schiena