riabilitazione pre-operatoria

Riabilitazione pre-operatoria: cos’è e perché è importante farla

Da qualche anno a questa parte, la fisioterapia e le scienze motorie hanno accolto con molto entusiasmo la riabilitazione pre-operatoria, conosciuta anche come prehab; sempre più numerosi medici e specialisti, infatti, consigliano ai propri pazienti di seguire un percorso di riabilitazione ancora prima di dover affrontare un intervento chirurgico, in modo da agevolare non solo l’intervento stesso, ma anche la riabilitazione post-operatoria.

Tra l’altro, la riabilitazione pre-operatoria consente, in alcuni casi, di evitare del tutto al paziente di sottoporsi a un’operazione chirurgica: i miglioramenti sono talmente evidenti già in questa fase che l’operazione prima viene posticipata e poi, nel migliore dei casi, viene completamente annullata. Questo perché le terapie messe in atto permettono, a volte, di risalire alla causa scatenante del dolore e di poterla trattare attraverso cure prettamente conservative.

Di seguito, un approfondimento su cosa sia il prehab nel dettaglio e come organizzare al meglio un percorso di riabilitazione pre-operatoria.

Che cosa è il prehab

Il prehab, o riabilitazione pre-operatoria, è un percorso terapeutico che il fisioterapista programma e organizza appositamente per il paziente prima di un intervento chirurgico. Le tempistiche sono piuttosto brevi e gli obiettivi sono diversi da quelli prefissati da una riabilitazione post-operatoria: mentre in quest’ultimo caso, infatti, si punta a far tornare il paziente esattamente com’era prima dell’operazione, il prehab analizza anche le cause del dolore e la disfunzione.

Più in generale, gli obiettivi della riabilitazione pre-operatoria sono:

  • migliorare la forza prima dell’intervento;
  • incrementare la resistenza pre-intervento;
  • ridurre al minimo eventuali conseguenze negative della chirurgia;
  • spingere al massimo forza e resistenza per evitare l’intervento chirurgica;
  • evitare un lungo periodo di fermo o di allettamento post-operatorio.

Andando più nel dettaglio e guardando l’atto pratico, il prehab consiste in:

  • spiegare al paziente cosa prevede il percorso post-chirurgico e tranquillizzarlo su tutti i fronti; il diretto interessato deve essere a conoscenza di ciò che dovrà affrontare, in modo da mettere in pratica tutti gli accorgimenti utili per sentire meno dolore e velocizzare il processo di guarigione;
  • in presenza di un’articolazione “sporca”, cioè con versamento e/o ematoma, si procede alla sua pulizia prima di andare in sala operatoria, così da agevolare il lavoro del chirurgo;
  • condurre il paziente in sala operatoria con un tono muscolare più sviluppato, il che tornerà molto utile in fase post-operatoria.

La riabilitazione pre-operatoria può essere proposta a qualunque tipologia di paziente, dato che non ha alcuna controindicazione e può essere personalizzata tenendo conto:

  • dello stato di salute del soggetto;
  • di altre eventuali patologie;
  • del suo livello di autonomia;
  • del suo grado di mobilità, forza e potenza;
  • degli obiettivi che si intende raggiungere dopo l’operazione.

Il prehab è altamente consigliato a tutti i pazienti sia perché riduce la loro degenza in ospedale, sia perché minimizza il rischio di contrarre infezioni post-operatorie.

I vantaggi della riabilitazione pre-operatoria

Acconsentire alla riabilitazione pre-operatoria comporta un gran numero di vantaggi, soprattutto quando a essere operate sono zone appartenenti all’apparato muscolo-scheletrico: dopo l’intervento, infatti, si potrebbe incorrere in atrofia muscolare, che comprometterebbe forza, resistenza, potenza ed equilibrio del paziente.

La riabilitazione pre-operatoria non può, ovviamente, impedire che possano verificarsi effetti collaterali post-intervento, ma può sicuramente aiutare a limitarne la gravità. Nello specifico è in grado di ridurre:

  • la perdita di forza, potenza e mobilità;
  • la diminuzione delle dimensioni muscolari.

Tra l’altro, è statisticamente provato che sottoporsi a riabilitazione pre-operatoria aumenta del 73% le probabilità di essere dimessi dall’ospedale per poter tornare direttamente a casa senza passare da strutture di riabilitazione.

Bisogna tenere conto, poi, dell’impatto positivo che il prehab ha sul lato psicologico del paziente che, dopo essersi preparato al meglio, sarà in grado di affrontare l’intervento chirurgico con uno spirito decisamente diverso.

Come si struttura un programma di riabilitazione pre-operatoria

Il prehab prevede un lavoro di equipe, quindi la collaborazione di più figure professionali che, insieme, preparano il paziente dal punto di vista psico-fisico sia in previsione dell’intervento chirurgico, sia nell’eventualità che l’operazione non sia più ritenuta necessaria.

L’equipe, solitamente, è composta da:

  • fisioterapisti;
  • medici;
  • farmacologi;
  • psicologi;
  • terapisti occupazionali;
  • terapisti respiratori;
  • psichiatri;
  • fisiologi dello sport.

La riabilitazione ha inizio almeno 2 mesi prima dell’ipotetica data dell’intervento chirurgico, la tempistica perfetta per consentire al paziente di aumentare forza e potenza e prepararsi mentalmente a ciò che lo aspetta. Sono gli stessi specialisti a valutare lo stato di salute e i vari deficit, individuando le aree da trattare e scegliendo gli esercizi e le terapie migliori per ottenere il successo desiderato.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma