Colpo della strega

Colpo della strega: come riconoscerlo e trattarlo

Il colpo della strega consiste in un episodio di lombalgia acuta, facilmente riconoscibile a causa del dolore intenso che si manifesta nella bassa schiena. Segue una forte rigidità della muscolatura lombare, che spinge il soggetto colpito a rimanere nella posizione in cui si è scatenato il dolore, cercare un punto di appoggio, sdraiarsi sul letto e restarvi a lungo, immobile.

In posizione sdraiata, il soggetto riesce a stendere gradualmente i muscoli e, dopo qualche ora, è in grado di fare i primi movimenti. Subito dopo il dolore è sconsigliato alzarsi bruscamente o compiere gesti improvvisi, perché si potrebbero causare ulteriori lesioni a livello sia muscolare, sia osteoarticolare.

Il colpo della strega, rispetto alla comune lombalgia, si manifesta molto più raramente; presenta un dolore molto più intenso e lancinante, si risolve nell’arco di un paio di giorni ma il fastidio potrebbe protrarsi per molto più tempo.

Principali cause del colpo della strega

Subdolo, improvviso e particolarmente traumatico, il colpo della strega sopraggiunge all’improvviso, spesso a seguito di movimenti insoliti, troppo intensi o non ben controllati: abbassarsi per raccogliere un oggetto sul pavimento, oppure alzarsi troppo velocemente dal letto al mattino possono sollecitare in modo anomalo o eccessivo la muscolatura, generando dolore.

In sostanza, il colpo della strega non è altro che un atto di difesa che l’organismo adotta per evitare conseguenza più gravi come lo stiramento; se un muscolo viene eccessivamente allungato, si innesca un meccanismo involontario che causa la contrazione, una sorta di compromesso che evita danni permanenti ma causa ovviamente forte dolore.

Ovviamente, i soggetti che godono di una muscolatura paravertebrale particolarmente elastica avranno minori probabilità di incorrere in un colpo della strega, che si manifesta invece in chi presenta fibre muscolari già contratte; in questo caso, basta davvero un allungamento minimo per scatenare la contrattura e, di conseguenza, il dolore.

Detto questo, è possibile fare un elenco più delle condizioni di rischio che delle cause che stanno alla base del colpo della strega:

  • errati atteggiamenti posturali;
  • errata tecnica di sollevamento;
  • eventi traumatici come cadute o incidenti;
  • colpi di freddo;
  • sforzi fisici che comportano sollecitazioni eccessive sui muscoli;
  • spondilolistesi, cioè lo scivolamento di una vertebra su un’altra;
  • discopatie generiche;
  • ernia del disco;
  • disidratazione;
  • degenerazioni artrosiche vertebrali.

Sintomi del colpo della strega

Come già spiegato, il colpo della strega è un episodio di lombalgia acuta improvviso, che si manifesta a seguito di un movimento anomalo e/o brusco della colonna vertebrale. Il primo sintomo associato è inevitabilmente il dolore, localizzato inizialmente e principalmente nella parte bassa della schiena e paragonabile a una fitta molto intensa che può irradiarsi verso gluteo e coscia.

Il dolore viene spesso accompagnato da una contrattura riflessa della muscolatura lombare intorno alle vertebre, il che comporta movimento limitato e rigidità di tutta la zona. In pratica, il soggetto colpito rimane bloccato nella posizione in cui ha avvertito dolore e contrattura e non è in grado di eseguire anche i movimenti più semplici (come tornare in posizione eretta).

Nei casi più gravi possono insorgere anche formicolio e perdita di sensibilità o forza nei muscoli della gamba per via dell’infiammazione di una o più radici nervose. In generale, invece, i sintomi più comuni legati al colpo della strega sono:

  • dolori muscolari;
  • gambe dolenti;
  • ipoestesia;
  • ipostenia;
  • mal di schiena;
  • parestesia;
  • rigidità articolare;
  • sciatalgia.

Come si diagnostica il colpo della strega

Per la diagnosi del colpo della strega non sempre servono delle indagini strumentali, in particolare se l’evento:

  • si manifesta a seguito di uno sforzo eccessivo;
  • se si risolve tramite l’assunzione di antinfiammatori o miorilassanti.

Nel caso in cui, invece, gli episodi dovessero diventare frequenti (parlando quindi di lombalgia cronica), le indagini strumentali diventano assolutamente necessarie, in particolare la radiografia, che serve a escludere la presenza di eventuali patologie ossee come l’anterolistesi (cioè lo scivolamento di due vertebre) o di ernia discale.

Anche in questi casi, se la sintomatologia rimane localizzata a livello lombare e si risolve con l’assunzione di farmaci, allora è possibile rinviare la risonanza magnetica; al contrario, se il dolore inizia a irradiarsi verso gamba e inguine, allora è consigliato procedere con una RM.

Tendenzialmente, la diagnosi del colpo della strega è clinica e serve a risalire alle cause, valutare una prognosi e stabilire se ci sia il rischio di recidive.

Colpo della strega: come intervenire

Quando si viene colpiti dal terribile colpo della strega la prima regola è: rimanere perfettamente immobili. Solo mantenendo la cosiddetta “posizione antalgica”, cioè quella in cui si è avvertito il dolore, si può concedere all’organismo il tempo necessario per far fronte a quanto accaduto.

Dopodiché, solo il riposo si rivela veramente efficace, ma non deve comunque prolungarsi oltre le 48 ore, dato che rimanere eccessivamente a letto comporta un ulteriore indebolimento dei muscoli. Di conseguenza, il consiglio è di iniziare a muoversi lentamente, evitando movimenti bruschi e massaggiando delicatamente la zona lombare.

Manipolazioni e massaggi decontratturanti, ovviamente eseguiti da personale esperto, sono sicuramente utili per allentare le tensioni muscolari e apportare benefici a livello antalgico; al contempo, anche l’applicazione di impacchi caldi sulla zona dolente può alleviare il fastidio in corso.

Per accelerare il processo di guarigione in tanti optano per creme e pomate a base di antinfiammatori non steroidei (FANS) che, nonostante vengano assorbiti molto più lentamente rispetto alle pastiglie, hanno meno effetti collaterali e possono essere acquistate anche senza ricetta medica. Volendo, anche un’aspirina o i cerotti transdermici potrebbero dare sollievo. In ogni caso, si sconsigliano vivamente i rimedi fai da te ed è sempre opportuno seguire le indicazioni del medico.

Infine, per evitare recidive ed eliminare definitivamente le contratture, è utile rivolgersi a fisioterapisti, massofisioterapisti, massaggiatori, agopuntori, osteopati e chiropratici, tutte figure professionali competenti e in grado di rimettere in sesto un fisico evidentemente debole e provato. Attraverso terapie fisiche come laserterapia, elettroterapia e crioterapia, dallo straordinario effetto analgesico, antinfiammatorio e curativo, possono aiutare il soggetto colpito da colpo della strega a ritrovare il benessere perduto.

In un secondo momento, poi, ci si può tranquillamente dedicare alla rieducazione posturale anche in palestra sotto la supervisione di un personal trainer esperto e con l’ausilio di strumenti adatti che, gradualmente, possono aiutare a riacquistare e a migliorare l’elasticità muscolare.

Categoria Articolo: Schiena