Costocondrite: cause, sintomi e trattamenti
Per costocondrite si intende una sindrome dolorosa del torace, causata da un’infiammazione delle cartilagini collegate alle costole superiori della gabbia toracica. Si tratta, quindi, di un vero e proprio sintomo che deriva, in genere, da traumi al torace, eccessivi sforzi fisici, infezioni, fibromialgia, neoplasie maligne e alcune forme di artrite.
Di norma, la cura della costocondrite è di tipo conservativo e prevede riposo, assunzione di farmaci antinfiammatori, applicazioni alternate di impacchi caldi e freddi e fisioterapia. La prognosi è prevalentemente positiva e, nel caso in cui la condizione si cronicizzi, è possibile valutare terapie più intensive a base di oppiacei e corticosteroidi.
Quali sono le cause della costocondrite?
Le cause della costocondrite possono essere diverse, nonostante in alcuni pazienti l’origine della sindrome rimanga del tutto sconosciuta. Tra le principali figurano:
- traumi fisici al torace, come i colpi che è possibile ricevere in sport da contatto come calcio, rugby, hockey sul ghiaccio e football americano;
- sforzi fisici eccessivi, come quando si sollevano carichi pesanti durante l’attività fisica o lavorativa in modo ripetitivo e duraturo;
- alcune forme di artrite, come osteoartrite, spondilite anchilosante, artrite reumatoide e artrite psoriasica;
- alcune infezioni virali, batteriche o fungine, quali sifilide, tubercolosi, salmonella, candia, aspergillosi, da Staphylococcus aureus o da actinomiceti;
- tumori in altre zone del corpo, localizzati soprattutto al seno, al polmone o alla tiroide;
- fibromialgia, una patologia che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico e si contraddistingue proprio per il dolore cronico e diffuso.
Le cause finora elencate possono essere meglio definite come fattori di rischio, che espongono quindi il paziente che ne soffre a una maggiore probabilità di imbattersi nella costocondrite.
Quali sono i sintomi della costocondrite?
La costocondrite è già di per sé un sintomo, cioè dolore al torace. Quest’ultimo possiede, comunque, caratteristiche molto particolari:
- è diffuso e coinvolge principalmente la parte sinistra del torace;
- può essere o acuto e persistente, o comparire solo a seguito di pressione;
- il più delle volte causa intorpidimento;
- tende a peggiorare quando si compiono movimenti con il torace, quando quest’ultimo subisce dei microtraumi, quando si compiono respiri profondi e quando insorge un’infezione a carico delle vie respiratorie.
Se la costocondrite è causata da un’infezione respiratoria, comporta problemi alla respirazione e non viene trattata adeguatamente, allora può sfociare in complicazioni quali febbre alta e persistente. É consigliato, quindi, rivolgersi al medico non appena sopraggiungono i primi segnali.
Come si diagnostica la costocondrite?
La diagnosi di costocondrite si esegue tramite un accurato esame obiettivo e il ricorso a diversi test strumentali. Il primo è fondamentale, perché permette al medico di ottenere le informazioni necessarie per risalire all’origine e compiere una diagnosi corretta. Si esaminano i sintomi, i movimenti che provocano dolore e si palpano le zone dolenti per individuare eventuali segni clinici rilevanti.
Successivamente si passa all’esecuzione di alcuni test strumentali utili alla diagnosi, come i raggi X, l’elettrocardiogramma (ECG), la TAC e la risonanza magnetica nucleare (RMN), che consentono di capire se i sintomi derivino da un problema cardiaco o polmonare.
Come si cura la costocondrite?
Di norma i medici tendono a curare la costocondrite con trattamenti conservativi, che prevedono:
- un periodo di riposo assoluto, inteso come astensione da tutte quelle attività sportive e lavorative che possano aumentare la sintomatologia;
- la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene, naprossene e aspirina, utili per alleviare il dolore e l’infiammazione;
- l’applicazione di impacchi caldi o freddi (o entrambi, in modo alternato) sulla zona dolente. In particolare, il caldo è utile contro i dolori reumatici, mentre il freddo è un antinfiammatorio naturale.
Inoltre, il trattamento conservativo per la costocondrite prevede anche fisioterapia, osteopatia e tens-terapia. La fisioterapia è utile perché prevede esercizi di stretching per i muscoli del torace, agevolati proprio dalla tens-terapia; quest’ultima, infatti, riduce la trasmissione dei segnali dolorosi attraverso l’infusione di scariche elettriche tramite elettrodi posizionati sulla zona interessata.
Anche l’osteopatia è di grande supporto per il trattamento dell’osteocondrite, perché mette a disposizione tecniche in grado di ridurre la tensione muscolare e ristabilire l’equilibrio posturale. Nello specifico, dopo aver individuato le aree interessate dal dolore e la provenienza di quest’ultimo, gli osteopati di FisioOneCare procedono con:
- tecniche di mobilizzazione delle articolazioni toraciche e delle costole, per migliorare la mobilità;
- tecniche di rilascio miofasciale, per alleviare la tensione muscolare e sciogliere i tessuti che avvolgono i muscoli intercostali;
- tecniche di energia muscolare, che favoriscono l’allungamento graduale e sicuro dei muscoli colpiti da rigidità;
- tecniche di pressione e inibizione localizzate, per ridurre la sensibilità dell’area dolente.
Se il trattamento conservativo fallisce o, comunque, non porta ai risultati sperati, è possibile procedere con trattamenti più invasivi che prevedono la somministrazione di oppiacei e antidepressivi ciclici, o le iniezioni di corticosteroidi. Se, poi, la costocondrite è causata da un’infezione batterica, allora è previsto anche l’impiego di antibiotici.
Si guarisce dalla costocondrite?
Se si esegue una diagnosi precoce e si interviene tempestivamente è assolutamente possibile guarire dalla costocondrite. Le probabilità di guarigione sono, generalmente, molto elevate ma solo se si seguono costantemente e attentamente le indicazioni fornite dal medico.
Il discorso cambia se il paziente sottovaluta e trascura i sintomi o non segue le terapie prescritte; in questi casi, infatti, la costocondrite potrebbe assumere le tipiche caratteristiche di un’infiammazione cronica e decretare una prognosi negativa.
Categoria Articolo: Fisioterapia Parma