Valgismo del ginocchio

Valgismo del ginocchio: cause, sintomi e trattamento del ginocchio valgo

Il valgismo del ginocchio, o ginocchio valgo, è una dicitura medica che indica quella deformità degli arti inferiori che presentano le due ginocchia rivolte verso l’interno, l’una verso l’altra. Proprio per questa singolare caratteristica, il ginocchio valgo è conosciuto anche come “ginocchio a X” o “ginocchia a X”.

Questa deformità anatomica degli arti inferiori si contrappone al ginocchio varo che, invece, presenta le due ginocchia rivolte verso l’esterno, quindi ognuna in posizione opposta rispetto all’altra.

Cause del ginocchio valgo

Il valgismo del ginocchio non è altro che il frutto del mancato allineamento fisiologico tra femore e tibia: se in un individuo “sano” i femori e le tibie sono quasi totalmente perpendicolari al piano di appoggio, un soggetto con le ginocchia a X presenta femori che sembrano convergere a livello delle loro estremità distali e tibie che tendono a distanziarsi l’una dall’altra man mano che scendono verso i piedi.

Negli adulti le cause di un mancato allineamento tra femore e tibia può avvenire per almeno 5 motivi:

  • anche molto deboli per via di una muscolatura glutea non abbastanza forte: i muscoli piccolo, medio e grande gluteo contribuiscono all’allineamento di femore e tibia spingendo verso l’esterno a livello dell’anca. Se i muscoli glutei non hanno abbastanza forza per fare questo, l’anca tende a modificare la sua angolazione dirigendosi verso l’esterno, quindi verso l’altra gamba;
  • ridotta capacità della caviglia di compiere il movimento di dorsiflessione: la dorsiflessione è quel movimento che permette di sollevare il piede e camminare sui talloni; se la caviglia non riesce a farlo, per compensare il piede compie una pronazione anomale che causa (a cascata) la rotazione della tibia verso l’interno, la rotazione dell’anca verso l’interno e, infine, l’adduzione dell’anca. In ultimo, femore e tibia risultano disallineati;
  • debolezza del muscolo vasto mediale del quadricipite femorale: il muscolo vasto mediale partecipa attivamente all’allineamento di femore e tibia spingendo sul lato mediale del ginocchio; se risulta particolarmente debole, la spinta risulta compromessa e non efficace;
  • debolezza dei muscoli semimembranoso e semitendinoso dell’hamstring: i muscoli semimembranoso e semitendinoso agiscono esattamente come il muscolo vasto mediale, quindi se si rivelano particolarmente deboli creano un disallineamento tra femore e tibia;
  • predisposizione anatomica: il valgismo del ginocchio può dipendere anche dalla larghezza del bacino, da un’anomalia strutturale del ginocchio, dalla forma anomala di tibia o femore, da una deformità del piede o dell’anca.

Inoltre, esistono anche fattori predisponenti al valgismo del ginocchio; secondo studi medici, la deformità anatomica degli arti inferiori si presenta soprattutto in condizioni di:

  • rachitismo;
  • displasia scheletrica;
  • obesità;
  • infezioni passate;
  • traumi allo scheletro.

Sintomi e complicazioni del valgismo del ginocchio

In generale, il ginocchio valgo comporta solo problemi di natura estetica; nel caso in cui, però, le ginocchia dovessero puntare l’una verso l’altra in modo molto marcato, potrebbero comparire anche sintomi chiari ed evidenti come:

  • dolore alla rotula;
  • anomalie nella deambulazione (che possono provocare, alla lunga, la rottura del menisco laterale);
  • instabilità e/o ridotta mobilità del ginocchio;
  • dolore alla parte esterna del ginocchio, che aumenta quando si flette la gamba.

Se non trattato adeguatamente, il ginocchio valgo può comportare alcune complicazioni; in primis ci sono gli infortuni, come la rottura del menisco (laterale o mediale) e la sfilacciatura dei uno dei legamenti del ginocchio che, nel tempo, possono degenerare in condromalacia della rotula e osteoartrite del ginocchio.

Come si diagnostica il ginocchio valgo

Diagnosticare le ginocchia a X è semplicissimo: basta rivolgersi a un bravo ortopedico che, osservando le ginocchia, è in grado di appurare che:

  • i due femori tendono a convergere;
  • le ginocchia puntano l’una verso l’altra;
  • le tibie tendono ad allontanarsi l’una dall’altra man mano che scendono verso i piedi.

Eventuali esami e accertamenti, che spaziano dall’esame obiettivo alla risonanza magnetica, aiutano i medici a risalire alle cause della deformità anatomica.

Come trattare il valgismo del ginocchio

Nella maggior parte dei casi il ginocchio valgo è totalmente asintomatico, quindi non è necessario intraprendere una terapia, neanche la meno invasiva. Se il ginocchio valgo, però, è sintomatico e comporta diversi disturbi al paziente, il medico può suggerire un trattamento mirato che possa dare sollievo immediato e duraturo.

Le opzioni terapeutiche, in base alla gravità della deformità, sono due: la terapia conservativa e l’intervento chirurgico.

Trattamento conservativo per il valgismo del ginocchio

Il valgismo del ginocchio, se non grave, può essere curato con terapie conservative non invasive che prevedono principalmente:

  • utilizzo di scarpe ortopediche e plantari appositamente realizzati;
  • esercizi di fisioterapia che permettano di rinforzare i muscoli e migliorare l’elasticità dei legamenti del ginocchio;
  • esercizi di ginnastica posturale, per rimediare al sovraccarico funzionale di alcune zone del ginocchio;
  • assunzione di condroprotettori e antinfiammatori;
  • iniezioni di acido ialuronico;
  • perdita di peso.

L’efficacia della terapia dipende tantissimo dalla gravità della deformità: più è marcata e minori saranno la probabilità che i rimedi terapeutici conservativi possano andare a buon fine.

6 esercizi per ginocchio valgo

Gli esercizi che il fisioterapista può proporre al paziente affetto da valgismo del ginocchio sono diversi e, solitamente, vengono scelti in base alle esigenze del caso; ecco i 6 principali:

Esercizio del piede corto
  • in posizione eretta, il paziente deve appoggiarsi sul piede corrispondente al ginocchio che intende migliorare;
  • in questa posizione, il paziente avverte una caduta all’interno dell’arco plantare;
  • di conseguenza, rimanendo in piedi, il paziente deve cercare di recuperare l’arco plantare e di avvicinare la testa del primo metatarso al calcagno.

Come svolgerlo: 3 serie da 10 ripetizioni con 1 minuto di recupero.

Esercizio di rinforzo dei muscoli extrarotatori dell’anca
  • il paziente si sdraia a terra, in posizione decubito laterale, con il ginocchio da migliorare verso l’alto;
  • si flettono le ginocchia;
  • ginocchia, bacino e testa devono rimanere allineati;
  • il paziente esegue extra rotazioni dell’anca e ritorna in posizione iniziale.

Come svolgerlo: 3 serie da 15 ripetizioni con 1 minuto di recupero.

Esercizio di flessione del ginocchio su scalino in appoggio monopodalico
  • in posizione eretta, il paziente va in appoggio con il piede su uno scalino
  • successivamente scende e risale lentamente, piegando e flettendo il ginocchio;
  • durante il movimento il ginocchio deve rimanere in linea.

Come svolgerlo: 3 serie da 10 ripetizioni con 1 minuto di recupero.

Esercizio di rinforzo del gluteo medio
  • il paziente si sdraia per terra, in posizione decubito laterale;
  • la gamba interessata viene portata verso l’alto e piegata all’indietro;
  • si effettuano abduzioni dell’anca senza portare la gamba in avanti o indietro.

Come svolgerlo: 3 serie da 15 ripetizioni con 1 minuto di recupero.

Squat a corpo libero con fascia elastica
  • in posizione eretta, il paziente pone i piedi paralleli alla larghezza delle spalle;
  • si posiziona la banda elastica a metà delle cosce;
  • si va su e giù spingendo le ginocchia leggermente verso l’esterno usando la forza contraria dell’elastico.

Come svolgerlo: 3 serie da 10 ripetizioni con 1 minuto di recupero.

Stretching dei muscoli adduttori
  • il paziente si sdraia per terra, piega le ginocchia e unisce i piedi;
  • si afferra la parte dorsale dei piedi con le mani, mantenendo la schiena dritta;
  • si mantiene la posizione cercando di rilassare i muscoli adduttori.

Come svolgerlo: 3 serie da 40 secondi.

Trattamento chirurgico per il valgismo del ginocchio

L’intervento chirurgico al quale vengono sottoposti i pazienti con ginocchio valgo si chiama osteotomia femorale: si tratta di una pratica chirurgica molto delicata, che prevede il rimodellamento della porzione distale del femore in modo da stabilire un rapporto fisiologico con la tibia.

In poche parole, l’ortopedico agisce sul femore per allinearlo con la tibia e ottenere lo stesso risultato anatomico di una persona che non ha il ginocchio valgo. Se l’operazione va a buon fine, l’angolo ottuso laterale (tipico del valgismo del ginocchio) sparisce e il sovraccarico funzionale in determinate parti del ginocchio svanisce.

Grazie ai progressi in campo medico, il trattamento chirurgico del ginocchio valgo garantisce ottimi risultati con prognosi favorevole; anche il post-intervento si rivela facile da affrontare e, in breve tempo, il paziente può tornare alla sua vita quotidiana.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma