Dolore al fianco sinistro

Dolore al fianco sinistro: da cosa deriva e quando preoccuparsi

Il dolore al fianco sinistro è un disturbo abbastanza comune che, solitamente, si manifesta con dolore localizzato nella parte sinistra dell’addome, nello specifico nella zona compresa tra il torace e le pelvi. Può presentarsi in qualunque momento della vita, negli uomini così come nelle donne e nei bambini, sia in soggetti che godono di buona salute sia in coloro affetti da eventuali patologie. Questo si differenzia dal dolore nel fianco destro.

Generalmente si tratta di un disturbo legato a condizioni non allarmanti, come aerofagia o meteorismo, che tendono a risolversi nell’arco di qualche giorno; in casi più eccezionali, invece, può nascondere problemi più seri quali l’infiammazione dell’appendice o la presenza di calcoli renali, così come il morbo di Chron o un’occlusione intestinale.

Per cercare di capire fin da subito l’entità del disturbo bisogna fare attenzione alle caratteristiche del dolore che, in linea di massima, sono almeno 3:

  • concomitanza di più sintomi come nausea, vomito, presenza di sangue nelle feci, perdita di appetito;
  • dolore continuo e persistente, nonostante il riposo;
  • comparsa improvvisa di dolore acuto.

Nei casi più semplici, che vedono per esempio un affaticamento muscolare, basterà stare a riposo per qualche giorno; in condizioni più complesse, invece, serviranno analisi ed esami per risalire all’origine del dolore e seguire una terapia di guarigione mirata, che può basarsi su farmaci o interventi chirurgici.

Principali cause

All’origine di un dolore al fianco sinistro, in genere, si riscontra la sofferenza di un organo o la presenza di tessuto nella zona dolorante. Tra le cause più comuni rientrano:

  • meteorismo e aerofagia;
  • affaticamento, sovraccarico o infortuni dei muscoli addominali.

Lo stesso dolore, però, potrebbe scaturire anche da:

  • calcoli renali;
  • altre malattie renali, come infezioni e pielonefrite;
  • ingrossamento o rottura della milza;
  • Herpes zoster;
  • stitichezza;
  • diverticolite;
  • sindrome del colon irritabile;
  • morbo di Crohn;
  • colite ulcerosa;
  • occlusione intestinale;
  • mestruazioni e problemi ginecologici nelle donne.

Come accennato inizialmente, sono le caratteristiche del dolore (cioè intensità, persistenza e comparsa di ulteriori disturbi) a rivelarsi eventuali campanelli di allarme per patologie più gravi; lo stesso vale per i casi in cui i normali farmaci da banco non riescano ad alleviare il dolore, il che dovrebbe sempre spingere il soggetto dolorante a richiedere l’intervento di un medico, se non ad andare direttamente al Pronto Soccorso più vicino.

Il dolore riscontrato, infatti, può essere distinto in:

  • dolore comune: deriva da cause non patologiche e che, quindi, si può risolvere con l’assunzione di farmaci da banco;
  • dolore patologico: richiede l’intervento medico o chirurgico, a volte anche urgente.

La prognosi solitamente è benigna, a meno che non si debba intervenire chirurgicamente.

Dolore al fianco sinistro di tipo comune

Il dolore al fianco sinistro “comune” può manifestarsi in chiunque, anche in soggetti sani e con una relativa frequenza senza, però, destare mai particolari preoccupazioni. Generalmente le cause sono:

  • disturbi gastro-intestinali: consistono in una momentanea alterazione del solito processo digestivo, una gastroenterite infettiva o una semplice indigestione. Possono manifestarsi altri sintomi di accompagnamento quali nausea, vomito, meteorismo, flatulenza, eruttazione e diarrea;
  • stati emotivi: stress o ansia possono dar vita a somatizzazioni particolarmente dolorose;
  • ciclo mestruale: in caso di dismenorrea può presentarsi un dolore spastico contemporaneamente al flusso mestruale;
  • mal di milza: indica un dolore localizzato sotto l’arcata costale sinistra, a livello della milza appunto, che compare a seguito di un’intensa attività fisica.

Dolore al fianco sinistro di tipo patologico

Il dolore al fianco sinistro “patologico”, invece, indica una problematica più grave e bisognosa di ulteriori accertamenti per giungere a una diagnosi più accurata. Può interessare diverse zone del corpo e, di conseguenza, derivare da diverse cause:

Apparato muscolo scheletrico

Se il dolore al fianco destro è relativo all’apparato muscolo scheletrico, la sua origine potrebbe essere ricondotta a:

  • trauma osseo al torace o all’emicostato di sinistra: in questo caso il dolore si manifesta durante la respirazione, cioè quando la gabbia toracica si allarga;
  • trauma con ematoma ai muscoli dell’addome;
  • pubalgia: molto comune negli sportivi, indica un’infiammazione dei tendini del bacino.

Apparato gastro intestinale

Quando il dolore al fianco sinistro è da ricondurre all’apparato gastro-intestinale, le cause possono essere ricercate tra:

  • ulcera gastrica o duodenale: consiste in una lesione della mucosa dello stomaco o del duodeno;
    diverticolite del colon: si tratta di un’infiammazione acuta dei diverticoli, delle piccole sacche di mucosa localizzati a livello del sigma;
  • sindrome del colon irritabile: non ha cause patologiche e si presenta con dolore addominale diffuso, continuo o colico, spesso a seguito dei pasti;
  • intolleranza al lattosio: dopo aver assunto latte e derivati, insorge un dolore addominale più o meno diffuso, spesso associato a diarrea, meteorismo e flatulenza;
  • ernia intestinale: prevede l’erniazione di visceri addominali e può complicarsi con lo strozzamento, il che richiede un tempestivo intervento chirurgico;
  • morbo di Chron e rettocolite ulcerosa: si tratta di malattie infiammatorie croniche intestinali che si manifestano periodicamente alternando fasi di remissioni a fasi di riacutizzazione;
  • intossicazione alimentare: si presenta quando si consuma cibo contaminato e il dolore tende a scomparire nell’arco di 48 ore
  • senza un intervento specifico;
  • infarto intestinale;
  • occlusione intestinale;
  • perforazione intestinale;
  • tumore del colon sinistro.

Apparato urinario

Anche alcune patologie inerenti l’apparato urinario possono essere all’origine di un dolore al fianco sinistro. Ecco le principali:

  • cistite;
  • pielonefrite o glomerulonefrite, cioè l’infiammazione dei reni;
  • colica renale;
  • tumore della vescica.

Apparato genitale

Nel caso in cui il dolore al fianco destro sia riconducibile a problematiche legate all’apparato genitale, bisogna distinguere tra il corpo maschile e quello femminile: nel primo caso potrebbe trattarsi di una prostatite, cioè di un’infiammazione della prostata; nel secondo caso, invece, le cause potrebbero essere diverse:

  • rottura di una cisti ovarica;
  • torsione ovarica;
  • salpingite acuta, cioè l’infiammazione della tuba uterina;
  • gravidanza ectopica;
  • endometriosi.

Altri organi e/o apparati

Oltre gli apparati finora elencati, è possibile ricondurre l’origine del dolore al fianco destro di tipo patologico anche alle seguenti problematiche:

  • pancreatite acuta o cronica: consiste in un’infiammazione del pancreas che si manifesta con dolore addominale e lombare posteriore;
  • tumore del pancreas: solitamente è accompagnato da un dolore molto intenso, che non tende a diminuire;
  • patologie della milza: possono essere la rottura, l’infarto, l’ischemia o la splenomegalia;
  • patologie extraddominali: rientrano l’infarto del miocardio e la polmonite del lobo sinistro;
  • Herpes zoster: più comunemente conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio”, si tratta di una patologia che colpisce principalmente gli anziani e i soggetti immunodepressi e si manifesta con dolore urente molto intenso.

Quando richiedere l’intervento del medico

A prescindere dalle cause, è sempre consigliato fare molta attenzione alla sintomatologia e, nel caso in cui il dolore al fianco sinistro non accennasse a diminuire, trascorse 48 ore è sempre il caso di rivolgersi a un medico.

Ci sono poi delle situazioni in cui è consigliato dirigersi direttamente al Pronto Soccorso, cioè quando:

  • il dolore compare all’improvviso e con un’intensità eccessivamente elevata;
  • compaiono febbre, diarrea, nausea e vomito, tutti sintomi che non scompaiono nei giorni successivi;
  • cute e mucose appaiono giallastre, indicando presenza di ittero;
  • si ha perdita di coscienza;
  • l’astenia è sempre più persistente;
  • si alternano stati diarroici a condizioni di stitichezza totale.

Un medico esperto, analizzando accuratamente la sintomatologia, saprà sicuramente risalire alla causa del dolore e intervenire tempestivamente con una terapia mirata.

Diagnosi

Per arrivare a una diagnosi accurata del dolore al fianco sinistro è necessario effettuare un’accurata anamnesi e un esame obiettivo che da generale può poi essere approfondito in seguito. L’anamnesi si incentra sulla descrizione delle caratteristiche del dolore e su altre indicazioni altrettanto importanti quali:

  • modalità di insorgenza del dolore;
  • localizzazione e livello di intensità;
  • eventuali fattori che lo alleviano o lo peggiorano;
  • altri sintomi associati;
  • assunzione di farmaci;
  • patologie pregresse.

L’esame obiettivo, invece, si basa su ispezione, palpazione, percussione e auscultazione, tutte attività che permettono di valutare la presenza di:

  • masse addominali;
  • aria libera in addome;
  • segni semiotici caratteristici di determinate patologie.

A seguito dell’esame obiettivo, il medico potrebbe richiedere l’esecuzione di ulteriori esami per escludere o confermare la presenza di eventuali patologie:

  • emocromo per anemia o infezioni;
  • creatinina ed eGFR per funzionalità renale;
  • bilirubina e transaminasi per funzionalità epatica;
  • amilasi e lipasi per funzionalità pancreatica;
  • ricerca di sangue occulto nelle feci per ulcera gastrica, polipi intestinali, tumori dell’apparato digerente;
  • test intolleranza alimentare o celiachia;
  • Urea Breath Test per infezione gastrica da Helicobacter pylori.

Inoltre, una diagnosi approfondita e precisa può richiedere l’ausilio di esami strumentali quali:

radiografia diretta dell’addome: rileva occlusione o perforazione;
ecografia addominale: può indicare la presenza di calcoli biliari o renali e patologie ginecologiche;
TC addome: permette la diagnosi di molte patologie relative agli organi addominali;
risonanza magnetica: indicata se gli esami precedenti danno esiti negativi;
gastroscopia e colonscopia: consentono di visionare in modo diretto esofago, stomaco, duodeno e colon.

Cure e trattamenti

Una volta effettuata la diagnosi, il medico può finalmente prescrivere un trattamento adeguato, che punta alla risoluzione della causa scatenante; quest’ultima varia da caso a caso, quindi la cura e la terapia stabilite non saranno uguali per tutti i pazienti.

Di solito, per un dolore al fianco sinistro di tipo comune si ricorre a farmaci antidolorifici da banco e, in caso, agli antispastici; altre patologie, invece, possono richiedere interventi chirurgici d’urgenza o terapie più invasive.

Nel caso delle patologie muscolo-scheletriche, ad esempio, che derivano da una contrattura muscolare, da un trauma o da una frattura costale si può ricorrere alla fisioterapia senza necessariamente abusare di farmaci antidolorifici. Il fisioterapista, infatti, dopo aver analizzato il quadro clinico del paziente, creerà un percorso riabilitativo su misura che prevederà:

  • terapia manuale;
  • terapia miofasciale;
  • allenamento terapeutico;
  • rieducazione posturale.

Inoltre, per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione durante le fasi acute, il fisioterapista può mettere in pratica la terapia fisica attraverso:

  • laser;
  • Tecar;
  • campi magnetici;
  • elettroterapia.

Anche in questo caso il trattamento varia da soggetto a soggetto, a seconda dei sintomi, della causa scatenante del dolore e degli obiettivi che si intende raggiungere.

Categoria Articolo: Fisioterapia Parma